Inseriremo in questo spazio alcuni filmati, per noi ancora emozionanti, di momenti trascorsi con i nostri Gioielli: allenamenti, sport, giochi... di tutto un po'.

Per saperne di più dei Nostri Atleti leggi il Diario della nostra Storia

Sono passati ormai molti anni dal giorno in cui decisi che la vita con l’uomo mi andava stretta. Pensavo spesso di essere un animale solitario, ma la verità era che non mi trovavo nella società umana. Un giorno, guardando là, fuori, in quel mondo per me così estraneo, la mia attenzione fu catturata da due ipnotici gioielli: gli occhi di un cane.
Fu in quel preciso istante che decisi quale indirizzo avrei dato alla mia vita.
... Da "Negli Occhi del Cane" di Barbara Tullio

Sport -
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Timon
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L'ordine sociale è affidato esclusivamente alla trasmissione di messaggi. I messaggi vengono formulati, in una lingua semplice ed efficiente, in un solo atteggiamento, in un solo vocalizzo,possono essere racchiuse: azioni, intenzioni, dialoghi. […] La grammatica lupina non è altro che l'insieme di segnali olfattivi, visivi, uditivi e tattili, combinati in modo e maniera tale, da poter esprimere un'intenzione, un'emozione, una richiesta o un avvertimento... è una combinazione di notizie che rende operante il funzionamento di un codice antico. ... Da ''Alfa, questa sconosciuta'' di Barbara Tullio e Paolo Caldora

 

 

 

Cristina 1989 ... con Lei tutto ebbe inizio

Aprile 1983 – Livorno
Cristina ed io. La manifestazione si svolgeva nella Fiera all’aperto. Un posto molto bello, forse un tantino assolato… il ring di agility ospitava degli attrezzi bizzarri quanto i nostri costruiti da Paolo – alcuni ostacoli erano veramente improponibili – ma la cosa più bizzarra di tutte, era il giudice. Di fresca nomina, non aveva molta dimestichezza con il regolamento. Le zone di contatto erano valide, per lui, quando non venivano toccate – ricordo l’euforia di un concorrente il cui Cane non le facevo mai, neanche con le zampe impiastrate di colla – e lo slalom era (sempre per lui, il giudice) un ostacolo da eliminare, in quanto troppo difficile. Per quel che riguarda la mia gara – un disastro – venni esortata ad uscire quando la vivace Cristina (annoiata da quegli ostacoli messi in un ordine non congeniale alla sua logica) decise di affrontare lo slalom con la sua proverbiale flemma – nel vederla così poco vivace, il giudice mi eliminò in quanto, in quel particolare ostacolo, non avevo il Cane sotto controllo… fra i punti interrogativi che mi apparsero in faccia, chiesi: ‘’e per tutto il resto del percorso allora?!? Cristina ha fatto esclusivamente quello che voleva… e solo adesso che l’ostacolo richiesto lo fa, seppur lentamente, Lei (il Giudice) mi elimina per mancato controllo?!? MAH!!!’’ ... uscii dal ring festeggiando con la mia Cristina, un numero incalcolabile di rifiuti e di risate, che fino a quel punto ci eravamo fatte… con noi festeggiò pure tutto il pubblico – non ho mai capito se le persone festeggiavano perché si erano divertiti nel guardare le espressioni di Cristina, oppure perché, finalmente, rendevamo nuovamente agibile il campo!?!

Game-Fair maggio 1993 ... una gara in una giornata caldissima, nell’ambito della fiera che si teneva a Bracciano, una manifestazione legata ai Cani e ai Cavalli. Io ero un po’ spaesata, troppa folla e troppo caldo (dei protagonisti primi attori neanche ne parlo, tanto quelli stanno dappertutto ;) …) Cristina invece era a suo agio come sempre; Lei non dava peso a niente, tutto le scivolava addosso come l’acqua e, anzi, nel momento in cui entrammo nel vivo del percorso da affrontare (che stavamo affrontando … cioè che io provavo ad affrontare mentre Lei un po’ mi dava retta e un po’ andava dal ‘’suo ‘’ pubblico che rideva e applaudiva!! …) sostenne la nuova situazione con estrema ‘’leggerezza e semplicità’’ … eh si! … Cristina entrò nel ring con disinvoltura, si guardò un attimo intorno e poi rivolse su di me la sua attenzione (non ci credevo ma speravo tanto che lo facesse :D :D ) rispondendo alla mia chiamata e alla ‘’preghiera’’ di accompagnarmi nel percorso :D … ogni ostacolo che superava era una grazia che ricevevo … con questo non voglio dire che non le andasse, no, Lei aveva piacere a fare quelle cose lì ma, al suo tempo e con il suo entusiasmo :D … il pubblico le faceva il tifo, e ad ogni manifestazione ‘’d’affetto e simpatia’’ Cristina rispondeva con una felice scodinzolata!!! … ad un certo punto anche Massimo Perla che era lo speaker, si mise ad incentivare il tutto! .. quando abbiamo sfidato e superaro l’ultimo salto (ormai saltavo anche io … sembravo una Rana …), Massimo se ne uscì dicendo ‘’Ringraziamo Barbara e Cristina per lo show, in verità non erano concorrenti, le hanno pagate!’’ :D:D
E così ci prendemmo l’ultimo scrosciante applauso!!! … sinceramente non sapevo se vergognarmi oppure fregarmene e godere della ‘’Bugia’’ :D :D :D

Apri il filmato Bracciano 1993 - Lo show del "Game Fair"

Due sole gare ma tanta inverosimile simpatia :D :D :D

Alfa vom Grauen Stern

Alfa vom Grauen Stern, femmina di Pastore Tedesco nero, nata nel 1990, preparata e condotta da Paolo. Uno spirito libero e disordinato come il suo bipede (Paolo). Non ha mai accettato, fin da piccolina, nessuna imposizione da parte del prossimo. Se decideva di fare una cosa, anche a costo della vita, lei la portava a termine. Ostinata e determinata tanto quanto fannullona. Ma anche generosa e docile (sempre con il suo Paolo), in maniera ineguagliabile. Di grande sostanza, docile con l’essere umano, assolutamente no con i suoi simili. Ha sempre affrontato gli schemi di ‘utilità’ e i percorsi di ‘agility’ con destrezza e inventiva – nonostante la sua mole e la particolarissima inflessibilità. Nel mondo del lavoro, viene ancora ricordata con il soprannome di ‘Villa Glori’, per il singolare carattere spensierato. ... All’inizio della carriera agonistica in utilità, il binomio Paolo-Alfa, prometteva molto bene:
1° gara il 23.11.1991 – 85.84.87 3° classificato,
2° gara il 15.03.1992 – 94.93.92 2° classificato,
3° gara il 12.04.1992 – 90.94.96 2° classificato.
Nel settembre del 1992, Paolo si converte di disciplina dopo aver visto un allenamento di agility, e decide che quello sarebbe stato il suo sport.
Il 12.12.1992 l’addio all’utilità con ancora un 2° classificato in SchH1, e a febbraio 1993, al debutto in agility, la prima vittoria.
In sole due competizioni sono in 2° grado, e subito fra le alte schiere dei professionisti.

Lo stile di Alfa, non penalizzato dai suoi 38 chili di peso, fa si che molti dei binomi più quotati le rimangano dietro.
Nel marzo del 1996 Paolo e Alfa, sotto la pressante insistenza di Barbara, tornano all’utilità, vincendo in SchH2, e il 17-11-1996 concludono la loro brillante carriera a Torino in SchH3 con l’ottimo punteggio di 98.80.93 – 2° classificato.
Se posso azzardare un giudizio: mai un cane e un uomo si sono compresi e completati come Alfa e Paolo.

Alfa, Paolo e l'Agilty - Inrternazionale Ancona 1993 - Bracciano Game Fair 1993

- Date storiche - Il nome della nostra scuola non era ancora nato, ma la ‘Stella Grigia’ era già viva. Questa giornata segna, non la prima gara alla quale abbiamo partecipato, ma il primo taglio con una realtà che non riuscivamo più a tollerare.altro.
Il grande debutto ad Ancona: debuttanti large, 1° classificato; 1° brevetto large, 1° classificato; open (junior e senior gareggiavano insieme, classifica unica), 4° classificato.
Arrivati la mattina alla Fiera di Ancona, ove si sarebbe svolta la gara, eravamo un tantino preoccupati, Alfa non conosceva il fondo di moquette, come avrebbe reagito?... sicuramente bene, tutto le scivolava addosso come l’acqua su una superficie impermeabilizzata, però… l’inconveniente delle probabilità c’era… comunque, preoccupati o no, eravamo lì, qualcosa avremmo fatto… entrati nel padiglione chiediamo dove fosse ubicato il ring di agility, ci informano che per motivi di spazio non avevano potuto mettere gli ostacoli all’interno bensì nel parcheggio al di là del padiglione. Paolo ed io ci illuminammo – gli altri concorrenti un po’ meno. Il parcheggio era una distesa di cemento… ci sentivamo a casa. Eh si! Non possedevamo un campo regolamentare in erba per allenarci, ma un piccolo parcheggio in cemento dove, sottraendo un po’ di posto alla macchine, montavamo i nostri ostacoli… e che ostacoli!... spranghe di ferro rubate ad uno scheletro di gazebo e assemblate alla meno peggio… non avevamo il tubo morbido… quello rigido era stato ricavato da un tubo dell’aria condizionata… del tavolo non avevamo nemmeno l’ombra… per non parlare della palizzata… una volta ci si arrangiava così!... avevamo però, una grande fiducia nel nostro binomio Paolo-Alfa… puntavamo tutto su loro e sul meraviglioso rapporto di rispetto-fiducia che li univa… e visti i risultati del debutto, non abbiamo sbagliato a farlo.

Apri il filmato Ancona 1993: il debutto

Apri il filmato Bracciano 1993 - Game Fair

Apri il filmato Bracciano 1994 - Game Fair

L'Agility ci coinvolse anche in avvenimenti extra circuito competizioni sportive; l'appuntamento con l'esibizione di Piazza di Siena- Roma (un importante avvenimeto ippico) fu uno di questi. ... Tutto era organizzato dalla scuola di M.Perla; Paolo ed io, insieme ad alcuni dei ragazzi della sua scuola, lo aiutavamo nella gestione dello show vero e proprio. Questa prova, era un modo per far conoscere lo Sport Agility a Roma e, visto che comunque era un avvenimento ripreso anche dalla televisione, la conoscenza viaggiava un po' per tutta Italia. Il primo anno, Paolo e Alfa parteciparono anche all'esibizione. ... Un Ricordo: Alfa, una femmina imponente e determinata, potente nella struttura e nella volentà, nera come una notte senza stelle, incuteva un certo timore fra i ranghi dei partecipanti; in più veniva dal Lavoro, e questo faceva di Lei ''un Cane capace di usare il morso''; in più aveva vissuto una brutta sciocca esperienza da piccola, che l'aveva resa guardinga verso gli altri Cani. ... Quando passava Lei, si creava il vuoto intorno. Tutti osservavano in un mix fra l'affascinato e il temuto ... Paolo e Alfa passavano nei vari ''corridoi'' senza dar nessun peso a chi ci fosse al di là, erano insieme, questo era importante!

Apri il filmato Piazza di Siena 1993

La conoscenza con M.Perla si ampliò e diventammo soci; sempre nelle occasione delle esibizioni, una di queste ci rimase addosso con una marcatura differente ... sto parlando di quella tenuta nel ''parchetto romano situato accanto allo Zoo'' nel periodo stagionale più caldo e torrido dell'anno. Sempre per favorire la conoscenza dello Sport e del praticarlo con spirito sportivo la fine di fare qualcosa di piacevole con il proprio Cane, Paolo ed io ci diamo da fare senza sosta. Anche i ragazzi della scuola sono più che attivi; l'unico mancante è Massimo (lui più che altro, da che siamo entrati in società, cura i contatti esterni). Per chi non fosse mai stato alla Valle dei Cani, faccio presente che è una zona pianeggiante solo in parte, e il terreno è quello di un luogo frequentato da molti Cani, perciò non necessariamente liscio, anzi, buche buchette e avvallamenti sono la consuetudine. L'Agility è una disciplina dove il Conduttore corre fra gli ostacoli del percorso, e il Cane li salta. Stare attenti al percorso, al Cane e al terreno non è la cosa più facile del mondo ... Per farla breve, Paolo, mentre era di turno nel giro, cadde in una buca e, seppur cercò di non carambolare a terra in maniera rovinosa, si ruppe una clavicola. ... Per una persona che conduce una vita sedentaria e lavora in ufficio, non è la fine del mondo, ma per chi, praticamente, mangia muovendosi, è una delle cose più ''brutte'' che possa capitargli! ... Dopo il primo attimo di tregua per verificare l'effettivo danno, Paolo fu accompagnato dal gentilssimo Prof. Zeghini in ospedale, mentre io rimasi con i ragazzi a fare Show!!! Non potevamo fermarci per l'impegno preso con il Comune, e non potevamo farlo per il pubblico! ... La risposta del Comune a tanta professionalità e coscienza fu, da parte della persona direttamente responsabile (Illuste referente del Ministero ''...'' dell'allora governo romano!) guardandosi bene dall'essersi premunito di ''tutelare noi sfigati che eravamo lì, sotto il sole cocente, ad intrattenere il pubblico per pura beneficenza e vero, sincero animalismo…'l’unica cosa che ha fatto, è stata una telefonata implorando “niente denunce, non abbiamo l’assicurazione... questa giornata deve essere ricordata come una festa, non vogliamo pubblicità negativa” … ma per chi ci hai preso?... siamo qui per i Cani non per te… invece di pensare che tutto il genere umano sia uguale alla schiera di brave persone della quale fai parte, vai a farti una passeggiata di salute, te e la tua ‘finta’ buona pubblicità...).

Alfa era un Cane dalla generosità polivalente

Novembre 1996
Eccoci arrivati ad un altro grande appuntamento della nostra storia. IPO1 – Apachewithgreys; SchH3 Alfa Von Grauen Stern.

Alfa e Paolo -
Non ho mai conosciuta una persona che sappia arrangiarsi meglio di Paolo. Lo conosco fin dai tempi dl liceo, e già allora era famoso per la sua filosofia dell’improvvisazione. Con questo non voglio dire che non sapeva cosa fare, ma solo che lasciava, e lascia, molto le decisioni al fato. E cosa più incredibile, ha trasmesso questa formidabile caratteristica alla mitica Alfa.
Ricordo come se fosse ora, l’ultima pista di preparazione prima della gara. Traccio su un terreno da pascolo, molto segnato e con l’erba un po’ biascicata. Torno da Paolo e lo avverto che la pista fa un po’ schifo, e di stare attento a non perdersi. E come poteva perdersi, tanto non era lui a mettere il naso a terra, era Alfa, e quindi… partono, accertamento dopo accertamento, accelerata seguita e rallentamento, segnalazione un po’ storta… in un modo o nell’altro, finiscono. Paolo ed Alfa cominciano a giocare tutti contenti. Tornati alla macchina: ‘Oh mamma Paolo, come fai ad essere così disteso?... hai visto quanti accertamenti?’ … ‘Stai tranquilla, in gara farà un figurone!’
Per quanto lo conoscessi bene in queste particolari cose, e conoscessi la sua infallibile positività, non riuscivo a convincermi delle sue parole… beh, 98 alla gara, terreno arato seminato a grano piantine di dieci o quindici centimetri; la traccia che entrava e usciva dalla terra alle piantine e viceversa… Alfa e Paolo sono stati perfetti, i due punti sono la penalizzazione di un cambio di velocità dopo il primo oggetto. Mitici!
La prova ‘b’ e ‘c’ potete vederla sul filmato. - Non sono precisi, sono essenziali, sono nello Sport esattamente come sono nella vita: affrontano le cose di petto e in maniera anche un po' pesante, ma non sono ''cattivi'', assolutamente!!! ...sono solo così, sono loro... pesanti e approssimativi perchè spensierati se nessuno li molesta e determinati se invece vengono messi in discussione. Amano la pace nel mondo e, a tutto campo, cercano di vivere secondo questa massima, che apertamente difendono in modalità Flinstone! :D :D

Alfa e Paolo riuscivano in Utilità, dopo un interregno dedicato all’Agility. Grazie all’Agility, avevano potuto esternare l’arte dell’improvvisazione, e vederli affrontare la precisione del Lavoro fu veramente uno spettacolo.
Ricordo Chiara De Martini, occupata con le lezioni e la gestione del campo, correre al ring di gara quando toccava ad Alfa. Nel breve tragitto, reclutava gente – clienti, passanti, agonisti – e li invitava con entusiasmo a seguirla, per vedere un Cane dell’Agility esibirsi in Utilità. All’epoca c’era una ‘piccola’ polemica fra i praticanti le due discipline sportive, molti asserivano che i cani impegnati in Agility non erano validi caratterialmente e mai avrebbero potuto fare Utilità. Che smentita! Con orgoglio Chiara diceva: ‘Avete visto cosa sanno fare i cani dell’Agility?’

Abbiamo sempre amato le gare al GARU, ma da quella mitica giornata, vissuta nell’amicizia, nella sportività, nella serenità più assoluta, il GARU avrà sempre un posto d’onore nei nostri ricordi del cuore.
Grazie.
Grazie a Chiara, a Giancarlo, ad Apache e ad Alfa. Grazie a Maria Di Francesco, Paolo Meroni e Massimo Pregnolato, per aver mollato tutto e tutti, pur di venire, a bordo campo, a vedere Alfa e Apache gareggiare in Utilità. Grazie per la grande amicizia mostrataci!

Apri il filmato Alfa - sezione B: Obbedienza

Apri il filmato Alfa - sezione C: Difesa

 

Un Cane che fa sport può/deve avere una vita anche al di fuori del campo!!!

Apri il filmato Un bagno al torrente

Apri il filmato Giocando con la neve

Gilda Von de Rostadt

Gilda vom der Rostadt, femmina di Pastore Tedesco grigio, nata nel 1992, un soggetto tipico. Ideale compagna di un maschio, è stata invece Barbara a prepararla e ad accompagnarla nella carriera sportiva, da lei ha assorbito tutto il suo essere introversa e quel pizzico di indocilità. La massima espressione di se stessa, Gilda l’ha mostrata nella ricerca in pista; è molto audace negli attacchi, un po’ meno esplosiva nelle fasi dell’obbedienza. Ha sempre una gran voglia di giocare ed è per questo che si cimenterà anche in agility.

Debutta in agility il 12.12.1993 – 2° eccellente, 1° brevetto,
la 2° gara il 13.02.1994 – 2° eccellente, 1° brevetto,
la 3° gara il 20.02.1994 - 2° eccellente, 2° brevetto,
e continua fin tutto il 1995 collezionando podi in gare omologate e non. Nelle competizioni a squadre non è da meno: 3 gare 3 podi, di cui l’ultima ‘il trofeo dell’Internazionale di Roma’ 1994, sul gradino più alto.
Nel febbraio del 1997, tenta la scalata dei brevetti in utilità, e la vediamo ancora 2° classificata in SchH1, e a giugno 2° classificata in SchH2.
Conclude la carriera sportiva con le gare di Perugia in IPO3 e il Campionato Regionale Toscana in SchhH3.
Una tempra molto alta, fa di lei un cane dominante verso le femmine, ma l’estremo equilibrio del suo carattere le permette di consolidare un degno rapporto con Barbara. Molto più docile e socievole nella vita di tutti i giorni che non in quella sportiva. Per dirla in poche parole: fra lei e Barbara non si sa chi amava meno la vita fuori casa! ;) ... ... ... Dormendo fra i cuscini del divano, si gode la “meritata” pensione.

Gilda, un’insegnante dolce e severa. A lei un particolare grazie da Barbara, per averle permesso un’ulteriore crescita nel mondo visto con gli occhi di un cane.

Apri il filmato Un corso che ha segnato le nostre scelte (in costruzione)

Apri il filmato Tratto da: www.ilcane.eu/cane_pastore_tedesco\UntitledFrameset-13.htm Gilda, Gilda ed io da Martino: Gilda era una femminuccia completa, una predatrice che si attivava subito alla stimolazione e rispondeva bene anche alle novità degli esercizi, senza essere da meno nella ricerca in pista; anche nelle corse fra gli ostacoli dell'agility, era una forza. Nella vita di tutti i giorni sembrava avesse l'argento vivo addosso e se si annoiava, si creava sempre uno stimolo per ingannare la noia. Cosa accadde allora? La mia inesperienza e la poca esperienza dei vari risvolti delle situazioni che possono cambiare gli atteggiamenti di risposta dei Cani, di chi pensava di avere la scienza in tasca, l'hanno spenta (abbassato il temperamento). Per fortuna tutto ebbe un risvolto positivo trovando Paolo ed io una via di fuga da quel mondo. Ci trasferimmo, e Gilda e i nostri Cani ricominciarono una nuova vita.
Di contro questa novità ci portò ad isolarci dai luoghi caotici e per i Cani sportivi un po' sensibili non e' costruttivo. Gilda era perfetta in allenamento e nel quotidiano era: adorabilmente e simpaticamente pestifera pur rimanendo molto ubbidiente; ricordo che al tempo in cui avevo desiderio di presentarmi con lei ai brevetti di lavoro, Martino Martinelli, carissimo Amico e collega, mi chiese, dopo averla vista lavorare al suo campo di Perugia, se volevo portarla al Campionato Italiano di lavoro (a quel tempo c'era solo quello sul 3* brevetto); l'emozione era alle stelle... "si" risposi timidamente, "mi piacerebbe". Non la portai mai. Gilda ed io ci allenavamo sempre in solitaria e non avevamo amici o campi di lavoro per poter fare esperienza di situazioni diverse (a parte quello di Martino appunto, ma che era troppo distante da casa nostra, per poterlo frequentare come si conviene per una simile preparazione). Così, anche se portammo a termine i tre brevetti per accedere al Campionato, a quella mitica gara non ci presentammo mai. :

Barbara - a Gilda, oltre a dire Grazie, devo chiedere scusa per non aver saputo valorizzare le sue grandi doti: forte di un carattere giovanile, testarda, docile e sensibile, con una personalità un po' schiva che non riusciva ad entrare in aiuto del carattere ... se non fossi stata io l'elemento asociale che sono (non nei confronti suoi ma in quelli dell'ordinario sapiens) probabilmente questo non sarebbe accaduto. .. Non è facile essere se stessi in casa e fuori se non si nasce leader o non si è supportati da una guida sicutra! ... <3 - il carattere è ciò che sei alla nascita, la personalità si forma piano piano anche attraverso le esperienze.

Il primo Brevetto di Lavoro - eravamo a Terni, Giudice Ezio Guerrino Roman, Figurante Martino Martinelli, Campo sezionale S.A.S. ... Ero emozionata; era la nostra prima uscita; temevo alcune passività della mia Compagna per la mancanza di esperienza, e temevo di riuscire a supportarla. ... Prima prova, la ricerca in pista. Gilda ha sempre avuto un orttimo fiuto e il suo atteggiamento durante la ricerca efa esemplare: passo lento e cadenzato; seguiva lìodore sull'impronta, passo dopo passo; srgnalava perfettamente e disegnava gli angoli; il terreno era abbastanza buono e tutto si poneva su una linea positiva. ... Unica nota a sfavore, le varie ostilità che si presentano in tutte le gare :( e a qualcuno non dispiacciano mentre ad altri mandano in cirsi ... io ero lì per sostenere il mio esame e verificare il lavoro svolto, non per gareggiare, per cui ero solo scicciata ;) ... ... Lorganizzazione da parte della Sezione, tutto fu impeccabile!
Terminata questa prima prova fu la volta dell'obbedienza. Gilda era precisa, ma non era un Malin, per cui rispecchaiva le doti di una femmina di Pastore Tedesco da lavoro che eseguiva senza giocare. Questo suo atteggiamento poteva essefre confuso come forma comportamentale acquisita in seguito ad un addestramento forzato. Certo che si se si pensava in mala fede!... ma siccome avevo la coscienza pulita, non badai nemmeno alle facce di Roman che non apprezzava molto la sua pulizia. ... E me lo fece notare anche nella fase di attacco, dopo averla vista mordere con decisione e mostrare una certa non condiscendenza ad essere altrettanto pulita come mostrato fino ad allora. ... Per fortuna martino mi conosceva bene e consoceva Gilda, per cui, alla frase di Roman ''questo cane è pressato troppo'', lui rispose ''si, troppo poco''. ...
In effetti Gilda, se ne approfittava un po' di me e della mia poca esperienza. Venivo da un approccio con il lavoro un po' forte per i miei gusti, e quello che aveva subito Arek con il suo Proprietario, non lo avrei mai fatto subire a nessuno dei miei Cani ... E' vero che fra quello che il gentilismo ce n3 passa, ma dovevo imparare a capire e a discernere, e ci voleva un po' di tempo.
Comunque sia, Gilda ed io, sotto una tagliente tensione competitiva degli altri conocorrenti, vincemmo il nostro debutto e la gara!

Secondo Brevetto di Lavoro - SAS TreValli mi sentivo a casa! ... Atmosfera serena. persone speciali. Cordialità e spirito sportivo!!!
Pioveva come se non ci fosse un domani ma, da un certo punto di vista, la cosa poteva andarmi a favore. Giudice Zorzan, tracciatore di pista carmelo Sesto, figurante Daniele Basterebbe. ... Tutte le persone che partecipavano alla Prova di Lavoro, erano lì per verificare il lavoro con il proprio Cane e per fare, con Lui, un'esperienza positiva, senza lo stress delle ''competizioni'' e il fiato sul collo dei ''competitivi''!!!.
Gilda ed io eravamo ancora ''timide'' come nella precedente manifestazione, e il fatto che il tempo fosse non propizio, attenuò il ''portamento'' confuso per un fastidio atmosferico (il che avrebbe anche denunciato una tempra psicologica un po' bassina, ma non sarebbe stata ''appiccicata'' - la causale - ad un fattore sociale o metodologico/addestrativo); il Giudice non diede assolutamente peso al nostro atteggiamento e ci giudicò in base a quel che vedeva e alle difficoltà incontrate in alcuni momenti - ad esempio: gli oggetti in pista galleggiavano :O

Terzo Brevetto di Lavoro . Perugia - Selezione CAPB - Giudice Arturo Lezier - Gilda ed io non gareggiavamo per la selezione della suadra italiana logicamente, ma siccome la gara era aperta anche ad altre razze, e il campo era quello di Martino, andammo a verificare il nostro lavoro.
La mia preoccupazione era sempre la stessa, la scarsa esperienza sociale nei campi di addestramento e conseguente ''chiusura'' da parte di Gilda. Speravo fortemente che il trovarci in un campo che Lei conosceva, anche se quando lo frequentavamo noi non c'era nessuno, potesse in quakche modo aiutarla a superare il ''casino'' che c'è in gara. ... mah! ... la speranza è sempre l'ultima a morire ... e comunque era sempre un'esperienza positiva perchè con Lai mi sarei comportata come sempre e le persone presenti non erano assolutamente ostili ...

Durante la prova in pista ricevetti un grande insegnamento dal Giudice. ''Gilda era abituata a cercare sull'impronta, in più impronte mie perchè, non lavorando con nessun altro, nessun altro poteva tracciarmi le piste, ergo, troccaivo io. Anche questo non facilitò l'esperienza per Lei, e lo fece vedere. Lezier rimase colpito positivamente dall'impegno di Gilda e riconobbe in lei un soggetto ben lavorato sull'imprpnta, ma, le impronte sono diverse da persona a persona e anche il modo di camminare non è lo stesso. Lei patì questo, non altro. ... Dal punto di vista personale, visto in senso ''di intimità fra Noi'' <3, mi sentii abbastanza appagata, dal punto di vista educativo/addestrativo, mi sentivo sempre più in colpai perchè non ero in grado di aiutarla :(

La prova di obbedienza si svolse come da copione ... quella di attacco meno ... Riflettendo per tutto il viaggio di ritorno, mi resi sempre di più conto che dovevo impegnarmi davvero tanto se volevo aiutarla a superare quelle forme di stress.
E così feci!
E dopo un periodo di lavoro intenso ma non duro come in molti potrebbe interpretare, nel quale ricominciai daccapo tutto, e quando dico tutto intendo davvero tutto, mi diedi un ''o la va o la spacca'' con una pista abbastanza particolare. Nelle altre sezioni ormai era tranquilla e sapeva cosa fare; la variazione di terreni in traccia mi preoccupava un po', e così, tracciai una pista davvero strana. La fece bene. ... Ok Gilda, partiamo per la selezione al Campionato.

Campionato regionale Sas - una pista fra i cardi, un'obbedienza molto disturbata e un attacco che concludeva una giornata stressante ... Non mi piace dare le colpe ad altri quando comunque so di non poter fare chissà cosa (fermo restando che io ero lì per la qualifica, non per la classifica), ma quando si organizzano certe competizioni, non si possono tralasciare alcune particolarità, a cominciare dall'esperienza dei tracciatori e concludendo con la tranquillità in campo! ... Guardai Gilda e le promisi che da quel momento in poi avremmo solo giocato <3 <3

Arek vom Grauen Stern

Arek vom Grauen Stern, maschio di Pastore Tedesco grigio, nato nel 1990. Sin da cucciolino, i suoi atteggiamenti sono stati quelli di un cane adulto e responsabile, sicuro e determinato, ligio al dovere sempre.
Iniziò la carriera agonistica con il suo primo proprietario il 12.04.1992 in SchH1, 2° classificato con il punteggio di 96.83.88.
Poi, in seguito a diverbi e disguidi, viene acquistato da Barbara (innamorata di lui fin dal primo giorno in cui lo vide arrivare, lupetto di due mesi).

Dopo un periodo di assestamento, nel quale conseguirono una vittoria in SchH2 con il punteggio di 98.93.92, e la selezione di razza di 1° classe a vita, seguì un anno di grandi soddisfazioni.
Il 24/25.06.1995 Campionato Regionale Lombardia 96.93.98 – 2° classificato,
il 20/21/22.10.1995 Campionato Italiano SAS 99.88.86 – 19° classificato,
il 16/17.03.1996 Campionato Regionale Lombardia 99.88.90 – 2° classificato.
Il Campionato Italiano SAS del 18/19/20.10.1996 segna la conclusione della loro carriera . Anche se il punteggio di quest’ultima competizione non gli rende merito 71.83.87 - diciamo a causa di divergenze tecniche e valutazioni discordanti – Arek riceve i complimenti del pubblico, dei figuranti e di tutte le persone che lo conoscono dal tempo in cui cominciò a muovere i suoi primi passi nel mondo del lavoro.
Arek, un cane forte ed equilibrato, consigliato nell’allevamento della razza, per migliorare carattere e sostanza dei soggetti. Equilibrato, duttile, di moderato temperamento, possessivo nei confronti di tutto quel che si trova nel suo raggio d’azione; sensibile alla distinzione fra maschio e femmina; grande lavoratore, serio e costante.
Arek, un grande cuore travestito da Lupo..

Erano già passati tre anni da quel meraviglioso giorno in cui potei abbracciare Arek e dirgli ‘finalmente sei a casa’. Non voglio annoiarvi con smielati sentimentalismi perciò di lui non racconterò altro che alcuni flash della mia mente: “ Sei appena arrivato, sei alto poco più di una bottiglia di coca-cola, sei grigio come un lupo e dai tuoi occhi esce solo amore… non posso parlarti, non posso toccarti, posso solo guardarti di sfuggita… tu mi vedi e urli con tutto il tuo cuore ‘ehi sono qui’… ora non posso, ma quando tutti se ne saranno andati, lo sai che verrò da te… amavo quegli incontri clandestini, tu mi riempivi di baci ed io di carezze e calore, ti portavo i biscotti, la ricotta e tutto l’amore di cui avevi bisogno… da un giorno all’altro ti chiusero in cella di rigore e le visite furono impossibili… ti guardavo mentre lavoravi sul campo, gioivo con te e con te soffrivo… rimanevo nell’ombra, in silenzio ti amavo… poi un lampo di genio, chiesi se potevo averti alla fine della tua carriera agonistica, mi fu risposto di no perché a quel punto avresti meritato la casa del padrone… non ho smesso sperare… i giorni passavano, tu crescevi, bello, sano, fiero… i giorni passavano le sofferenze aumentavano, la tua voglia di vivere si spegneva, le fughe per te erano sempre più difficili… finalmente nel terzo giugno della tua vita italiana, la rottura definitiva… ho fatto la mia offerta senza sapere come onorarla, ma avrei rubato per te… il tuo libretto mi venne consegnato, eri al fine uno di noi.”
Per tre anni Arek ed io abbiamo solo giocato, corso, vissuto come se fossimo un cucciolo e la sua mamma… non sono una mamma, qualcuno tanti anni fa mi ha impedito di esserlo, ora so perché e, nonostante i danni riportati, ne sono felice, senza quell’incidente non avrei mai conosciuto l’amore sincero delle creature semplici.
Dopo tre anni, passati a sperare di rivedere nei tuoi atteggiamenti il bagliore di quella luce che sprigionavi da cucciolo, eccoti erigerti fiero sulle zampe nuovamente forti… che dici Arek, ci proviamo?... abbiamo osato e ci siamo iscritti al Campionato Italiano S.A.S. di lavoro - Palazzolo sull'Oglio.
Furono tre giorni ricchi di commozione… insieme a lui superai l’emozione di varcare il cancello dello stadio, quello stadio nel quale già essere presente come spettatore mi gratificava, Arek si distinse fra gli atleti, per lui ricevetti molti complimenti… alla fine della competizione sfilai in seconda fila, dietro a Carmelo Sesto e accanto a Cristian Sesto, nella squadra della regione di cui facevo parte come sezione, la Lombardia, che in quell’anno fu la vincitrice del Campionato Italiano S.A.S. di utilità e difesa.

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Il mio primo Campionato Italiano, un evento che avevo sognato sperando di poterci arrivare un giorno. ... Fra le meravigliosi note vissute con Arek, non sono mancate emozioni forti in negativo. ... Premessa: la qualificazione per questa gara, era un Campionato Regionale; Arek ed io lo facemmo nella sede della nostra sezione, perciò in Lombardia. Fu una gara carica di spirito familiare pur rimanendo molto seria. Era il clima ed erano le persone che la rendevano così particolare. Non antagonismo fra i concorrenti, chiunque avesse vinto, sarebbe stato ugualemnte applaudito e festeggiato; c'era un grande sprito di squadra. La sezione ci teneva a qualificare i suoi soci e fece in modo di mettere tutti a proprio agio. Mi sono trovata a gareggiare con persone che facevano ''Lavoro'' per Sport e per passione, e mi sono trovata a gareggiare con Carmelo. Vedere il mio nome sul catalogo di gara, insieme al suo ... beh ... che devo dirvi ... Lui è il Grande Lupo ... sfido chiunque a non emozionarsi!!!
In tutte le prove, Arek si distinse e accumulò un punteggio tale da ''rischiare addirittura di vincere'' ... Non ero lì per vincere ma solo per qualificarmi, e se mai avessi raggiunto il gragino più alto mi sarei sentita fuori posto ... non avevo l'esperienza che potesse giustificare un primo posto anche se mi ero impegnata a mille per risollevare Arek e volevo che TUTTI vedessero in Lui quello che vedevo io ... ma davvero ... proprio non ce la potevo fare a stare ''soprattutto' davanti a Carmelo. ... Quando fu tirata la somma dei punteggi esultai perchè ero ''seconda'' dietro a LUI che vinse!!! - il nostro punteggio 96.93.98 - ... Vi rendete conto di cosa potevo provare in quel momento?! '' Arek che non poteva nemmeno più sopportare il collarino antiparassitario sul collo, tanto era stato chiuso e privato di ogni sorta di espressività, non solo era riusicto a solcare ancora un campo di lavoro ma, aveva sopportato lo stress della gara e aveva raggiunto il posto accanto a Carmelo!!! Ero al settimo cielo!!!
Arrivammo al Campionato Italiano con un punteggio tale da poter ''forse'' creare qualche problema a chi dello Sport ne aveva fatto una ragione di vita ... Mi spiego: dalla sezione A la prova in pista, uscimmo con 99 e i complimenti per Arek che il Giudice Brisotto riconobbe come un Cane serio, un Professionista! ... Arrivata allo stadio dove si svolgevaano le altre due prove, incontrai un personaggio che davvero non credevo mi accogliesse con tanto sarcasmo ... mi fece i complimenti per la pista e poi aggiunse '' si sa, con le amicizia di un certo tipo, si lavora in casa'' ... perchè mi era stata fatta una battutaccia del genere, non capivo, non ero del posto, non gareggiavo in casa, non avevo amicizie particolari che potevano ''volendo'' favoreggiarmi (e mai l'avrei voluto) - perchè, perchè quella battuta?! - incalzai la freddata e mi allontanai..
Tornando a parlare della competizione (delle altre due prove), in obbedienza sapevo che non potevo puntare ad un altrettanto punteggio perchè Arek non riusciva ad essere brillante quando si trovava fuori casa; era preciso ma, alcune lacune del passato riaffioravano di tanto in tanto; per cui, non puntavo all'eccellente. Però, anche in questa prova non si è fatto parlare dietro e ci guadagnammo un bel 88. In attacco invece (sezione C) sapevo che potevamo perdere due punti per la battuta dei Reviers e altri due o tre punti all'affronto abbaio, ma da lì in poi erano tutti punteggi pieni!!! ... Qualcuno si fece i conti oppure il Figurante era davvero un cretino ... non lo so ... dopo tanti anni ancora non capisco ... sono una pesona che viaggia sulla buona bene e sull'importanza di essere sportivi (nel senso altruistico della parola) pe cui, amarezza e paura a parte, di più non ho potuto sentire ed espreimere ...! Comunque sia, nel riaffronto dalla condotta da dietro, nell'impatto, il Figurante fece in modo che Arek non ricevesse un contrasto elastico e lo impattò con la manica bassa ... Arek urlò per il dolore ma rimase lì, continuò a tenere la manica ma senza più quella forza che lo contraddistingueva ... il Giudice disse che era entrato a bocca chiusa!!! e ancora oggi urlo il mio disappunto!! ''ma come poteva tenee la manioca in bocca se la bocca non la aveva aperta??? ... fortunatamente, il secondo Figurante, quello della prova di coraggio, era una persona nobile e fece in modo di non sbagliare. Il risultato fu ''eccellente'' e ci congedammo con un 86 pronunciato! ... Ero comunque felice per il comportamento di Arek, ero raggiante per Lui, ma anche tanto preoccupata... speravo che non si fosse fatto male in maniera seria ... per me contava solo questo <3

''il suo urlo, unito a quello del pubblico, mi è entrato come una lama nel cuore… non sapevo più che fare… se smettevo potevo creargli un problema psicologico e, con tutto quel che aveva passato, l’ultimo dei miei desideri era di fornirgli un nuovo stress, continuare poteva significare peggiorare un problema fisico prodotto dal brutto impatto… che fare?... come sempre mi sono affidata a lui: ‘se lui sta lì vuol dire che ce la fa!’
Da quella gara al primo allenamento sono passati due mesi di riposo. Poi piano, piano abbiamo ricominciato''

Ho raccontato questo ''episodio dell'attacco'' perchè fu in quell'occasione che cominciai a vedere gli ''sportivi'' con altri occhi!o''

Campionato Regionale S.A.S. 1996 - Brescia Arrivati al campo per la prova, troviamo ad accoglierci tutta la disponibilità della S.A.S. Valdoglio e gli Amici del Lavoro: Carmelo e Cristian Sesto, Antonio Ierardi, Riccardo Colaianni, Francesco Finocchiaro, Martino Martinelli… i giudici Arturo Lezier, con il quale era nata una simpatica amicizia al Campionato del 1995, e Werner Prigant, un caro amico di un nostro caro amico Tony Testa… e ancora Arnaldo Benini, conosciuto nel mondo dell’agility – quando l’agility era uno sport sano – e venuto appositamente al campo per stare con noi e per salutare il suo amico e maestro Arturo Lezier. Un week-end fra Amici.
I ricordi più simpatici: Martino era lì con la sua Helen per la Selezione F.C.I., nonostante fosse già un grande della cinofilia e avesse già raccolto molti frutti del suo operato, era un incurabile distratto. Paolo lo capiva perfettamente. Dovevamo andare a fare una pista di prova – eravamo tutti un po’ preoccupati per la pista perché i terreni non erano meravigliosi, ricordo che abbiamo canticchiato un coretto d’incoraggiamento per tutto il week-end – Martino viene con noi. Prima di salire in macchina, lo vediamo che cerca preoccupato un po’ dappertutto… ‘che succede?’…’non trovo gli oggetti’… tranquillo ne ho a iosa’… faccio per rovesciare la mia sacca quando Paolo, scaramantico incurabile ‘aspetta, aspetta uno te lo do io’ – un accendino bic – ‘c’ho preparato Alfa e, nonostante le preoccupazioni di Barbara, ho fatto un figurone!’…‘dai qua, non si rifiuta niente in queste circostante!’…
L’allenamento andò benissimo. Il giorno dopo Arek fece 99 ed Helen 99.
Arriva il momento della prova del campo per la sezione ‘B’.
Tutti pronti all’appello ma nessuno entra. Cosa succede?.... cosa succede?... STUPORE… nella parte finale del ring, dove avremmo dovuto fare l’invio in avanti, c’erano caprette e galline. Al fianco sinistro del campo, tutta la fattoria. Non sapevamo se ridere o piangere.
Recuperati gli animaletti, cominciamo… con qualche difficoltà!
Il giorno dopo, ci fu qualcuno che si giocò tutto l’esercizio dell’invio per abbandono della linea retta, in direzione pollaio… ma per fortuna una volta i ‘platz’ erano ‘platz’!
Arek fece 89, Helen 97.
Nella sezione ‘C’ la cosa più divertente che ricordo è stata la frase di Cristian a Pezzano. Cristian era il conduttore di Eso, un cane molto particolare dal morso molto forte e fermo,con un carattere molto, ma molto dominante. Cristian ci aveva discusso solo pochi giorni prima. Eso nella gara stentava un po’ a lasciare, allora il giudice lo esortò ad intervenire ‘ma insomma Cristian vuoi far lasciare questo cane’... Cristian senza pensarci due volte rispose ‘per me può uscire pure con tutto il figurante in bocca’… a quelle parole tutti siamo sbottati a ridere, e l’applauso arrivò spontaneo!!!
Ultima nota divertente che stavo dimenticando, fu quella riguardante Paolo che si sparò su una mano con la pistola dell’indifferenza allo sparo… gli rimase la mano nera per una settimana e non vi dico per quanto tempo lo presero in giro!!!
La gara si concluse al meglio: nel Campionato Regionale Arek arrivò secondo, dietro a Luigi Cimetti con Thali di Oroval, il fratello di cucciolata della nostra Thika, terzo Francesco Finocchiaro con Fiaba, quarto Antonio Ierardi con Ziro vom der Rostadt . Nella selezione F.C.I. vinse Martino con Helen (1° eccellente 286 punti CAC CACIT), secondo Carmelo Sesto con Chico Vom Sommerbring, terzo Mario Mazzariello con Togo di Oroval, fratello di Thali e Thika, quarto Riccardo Colaianni con Yanez de Gomena del Citone.
Un altro meraviglioso ricordo aggiunto alla nostra storia di ricordi… ricordi a cui amo pensare e che, forse mi mancano tanto quanto li amo.
Un saluto a Martino e un grazie particolare per l'appoggio morale, per il 'dai ciccio op' - Arek aveva qualche problemino a saltare - e per il ' forza lupi' - alla fine della sequenza di obbedienza... un saluto a Riccardo e Leda, a Francesco, a Cristian, a Carmelo, ad Arnaldo - grazie per essere venuto a fare il tifo per noi -, ad Arturo - grazie per le sue raccomandazioni a non correre tanto durante la sezione B e a lasciar fuori del campo l'emozione -, ad Antonio - allegro e spensierato come sempre -, a Werner e a tutti gli altri… a tutti grazie per averci fatto passare dei giorni spensierati.

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Apri il filmato Campionato Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - sezione B: obbedienza

Apri il filmato Campionato Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - Il podio di Arek

Apri il filmato Campionato Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - Il podio di Helen

Settembre 1996 - Il tempo si stringe attorno all’ultima competizione con Arek, alla prima ultra-discussa con Apache e al terzo brevetto di lavoro di Alfa.
Fra meno di un mese entrerò, insieme al mio Compagno, per l’ultima volta in uno stadio.
Vorrei, ancora una volta, dimostrare la meraviglia del mio Cane, vorrei dimostrare che non è solo con la dittatura o con le tecniche raffinate o con i metodi para-psicologici innovativi, che si può arrivare ad un livello più che buono del lavoro, vorrei far parlare ancora una volta del mio Arek.
Gli allenamenti si svolgono nella massima serenità, trascurando forse, un po’ la precisione… quando ti trovi a dover cancellare tante esperienze brutte dalla mente di un cane, devi necessariamente rinunciare a qualche punto per concedere un po’ di iniziativa al tuo compagno, senza per questo perdere di vista la serietà dell’opera.
Sapevo già dove avremmo perso punteggio e dove ne avremmo guadagnato.
Arek possiede un istinto alla ricerca e una serietà nell’affrontare la prova di pista, che, per non farlo arrivare al massimo della quotazione, non deve esserci il tracciato, altrimenti può variare fra 98 e 100. In obbedienza possiamo perdere qualcosa nel seduto in movimento, un po’ lento, e nella velocità di esecuzione del riporto, ma non mastica e non anticipa i comandi, quindi, quanto potranno toglierci?... In attacco, la pecca sono i nascondigli (da sempre ne batte quattro invece di sei = meno due punti) e l’abbaio al sesto nascondiglio (appena arriva dà due musate sulla manica per far muovere il figurante, e poi parte in abbaio… quando scriverò la sua storia vi metterò a parte della sua preparazione addestrativa prima e dopo l’entrata in casa Caldora)… per il resto degli esercizi è in piena forma sportiva, e vorrei sottolineare sportiva, perché è così che è stato preparato da Paolo e da me, sportivamente.

Campionato Italiano S.A.S. 1996 - S.Vito al Tagliamento

Prima prova, l’attacco.
Piove a dirotto. Il giudice è vestito di cerata gialla, e si ripara sotto un grande ombrello giallo. Logicamente è al nascondiglio dell’abbaio. Arek, cosa farà?...
Bene, siamo alla partenza, fuss, alt, revier… Arek parte e… vedetevi il filmato al fine del quale c’è il giudizio del giudice.
Avete sentito l’urlo del figurante nella prova di coraggio?... beh, a quell’urlo, alcuni binomi valorosi si sono fatti fare un certificato di indisposizione e si sono ritirati dalla competizione… non dico altro!

Seconda prova, la pista.
La pista parte male dallo stadio. Non sono ancora riuscita a capirne il motivo, ma non ci fanno fare il tragitto fino alle piste con le nostre auto, bensì con auto dell’organizzazione. Efficiente sento dire! Si, forse per chi non ha un cane che patisce le novità (grazie al suo preparatore giovanile…). Arrivati ai campi, aspettiamo il nostro turno, mezz’ora, e poi ci caricano sul vano posteriore di un pulmino cargo chiuso. Arek, che un pochino si era calmato, si innervosisce nuovamente, non ha mai fatto un’esperienza simile… Scendiamo a destinazione, pochi metri dalla pista. Ero un po’ arrabbiata e molto preoccupata per Arek, non ha avuto una infanzia facile, e fino ai due anni di vita, ha subito talmente tanto che ogni variazione gli creava dei problemi. Comunque ci presentiamo al giudice, il giudice ci dà l’ok, porto Arek in prossimità della partenza. A due metri circa di distanza dal paletto, un altro paletto che segnala un’altra pista.
Qual è la nostra?
Questa, ci dice il tracciatore, quella è la fine di un’altra pista.
Così vicina?
L’oggetto di quella fine, deve avere un odore molto forte, perché Arek tira in quella direzione. Ha fatica cerco di avere le sua attenzione, finalmente si parte. Arek inizia lento, cauto come sempre, il guinzaglione si svolge, lo seguo. Dopo pochi passi il terreno è un pasticcio di impronte che vagano per una decina di metri, in lungo e in largo, Arek annusa intensamente, a destra, a sinistra, prova avanti, torna indietro… alla fine mi guarda, do il ‘cerca’, lui guarda a terra, mette giù il naso e lo rialza, mi guarda e mi viene al piede.
Ero furiosa per il problema che si era creato al mio Arek, ero arrabbiata per il tracciato… con Arek al mio fianco, chiedo al giudice di tirarmi fuori dalla competizione e di poter continuare la pista per far superare il problema al cane. Il giudice acconsente, ma invece di andar via, mi segue. Supero il punto impiastricciato, nuovamente do il ‘cerca’ ad Arek. Come da manuale il mio Compagno disegna la pista, e la disegna a tal punto che, se anche mi ero resa conto che il disegno seguito dal tracciatore non era un P ma una R, al mio Cane non importava nulla. Come non è importato di segnalare un oggetto a due metri di distanza dalla parte finale della sua pista (visto poi, che alla nostra partenza c’era una situazione analoga… ironia della sorte, quell’oggetto doveva essere la fine del nostro tracciato, ma nella realtà non era al suo posto. Arek stavo fiutando l’uscita di pista del tracciatore, e l’avrebbe fatto fino a mostrarci la via dell’uscita dal campo e, forse ci avrebbe portato fino alla macchina.
Il giudice chiama. Do il terra ad Arek, mi avvicino a lui, lo bacio e consegno i due oggetti precedenti. Mentre mi congedo, il giudice mi ferma per fare i complimenti ad Arek… dopo una prova così, nonostante la mia richiesta di uscire dalla competizione lo tenne dentro con un 71.

Terza prova, l’obbedienza.
Anche per questa prova non voglio perdermi in chiacchiere, se volete guardate il filmato e giudicate voi stessi.

Una buona gara non povera di imprevisti, ma alla fine il mio Arek si è comportato bene, come sempre, e con la disapprovazione di molti, do comunicazione della nostra ultima impresa.
Grande Arek!.

- p.s. - Da questo campionato, ho imparato a non fare più pronostici!!!

Nota: vorrei raccontare di un ulteriore ricordo un po’ personale di questo campionato: il numero di estrazione della nostra partenza, ci accoppiava ad una coppia molto particolare, sto parlando di Giuseppe Capitanio e Gitta von der Rostadt.
La conoscenza con Capitanio risale al 1991, quando andai a vedere per la prima volta un Campionato S.A.S. di addestramento. Giuseppe concorreva con Tea, una creatura piccolina ma brillante, grintosa e determinata. Un piccolo concentrato di meraviglia.
Gitta, invece, è la sorella di cucciolata della mia Gilda. Precisa, matura e sapientemente addestrata, ha portato a termine la sua gara al meglio. Se non mi ricordo male, nonostante abbia avuto anche lei qualche problema con la pista.
Beh, datemi della sentimentale, ma entrare in campo e concludere la mia carriera sportiva con Arek con accanto la sorellina di Gilda e una persona semplice e umile, quale si è sempre dimostrato Giuseppe Capitanio, è stato per me molto emozionante.

Apri il filmato Campionato Italiano S.A.S. 1996 - S.Vito al Tagliamento - sezione B: Obbedienza

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Un Cane che fa sport può/deve avere una vita anche al di fuori del campo!!!

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Thika di Oroval

Thika di Oroval, femmina di Pastore Tedesco nero, nata nel 1992. Un carattere esuberante, trascinante, coinvolgente, accattivante…che circonda e ammalia tutti coloro che hanno la fortuna di starle vicina. Ricca di temperamento, predazione, duttilità, sicurezza in sé, fan di lei un cane di altissimo livello sportivo. Resistente agli sforzi fisici e mentali. Ssempre pronta ad interagire con persone e animali che abbiano bisogno della sua potenza vitale, anche quando l'età ha cominciato a raggiungere una certa data.

Debutta in agility il 12.12.1993 ed è subito trionfo.
Dal 1994 al 2000 ha collezionato n°10 pagine di libretto delle qualifiche, e fra i numerosi podi in 2° e 3° brevetto e nelle prove non omologate, spiccano: la vittoria nel trofeo a squadre dell’Internazionale di Roma 1994, n.5° vittorie consecutive in 2° grado (all’epoca era ancora il brevetto maggiore) dal febbraio 1996 al giugno 1997, la vittoria della ‘1° disfida di Volterra nel 1997, con la quale si è aggiudicata la convocazione ai Mondiali di Copenhagen, il Campionato del Mondo di Agility di Copenhagen del 1997 (unico Pastore Tedesco della Squadra Italiana), il terzo posto nel trofeo a squadre all’Europeo di Genova 1998.
Nella gara di addio, fra le acclamazioni dei suoi fan e le lacrime di tanti suoi avversari, perchè un grande cane spariva dalle scene sportive, all’età di otto anni, Firenze maggio 2000, sale sul podio in 3° brevetto al 3° posto, miglior tempo in jumping, purtroppo con una penalità.
Thika oltre alle grandi opere riportate nello sport, ci ha regalato due cucciolate. Dalla prima è nata Simba, e dalla seconda Baloo, Baghera e Peter Pan.
Ad ogni suo cucciolo e ad ogni creatura che le è stata affiancata, ha trasmesso quella vena di follia e di spensieratezza che ha caratterizzato , ed è ancora ben presente in lei alla veneranda età di undici anni, tutta la sua esistenza.
Thika, la gioia fatta cane.

A nome di tutti, è stato un Cane fra i più forti e competitivi della storia dell'Agility non solo italiana! Molti ''tecnici'' dell'epoca, la ammiravano e molti altri la detestavano. Era uno dei soggetti con più ''cartoncini malauguranti'' perchè ''se'' arrivava in fondo al percorso con un ''netto'' non c'era storia per nessuno! ... Il problema di Thika era uno: la sua foga nell'eseguire le figure dei tracciati era tale che, se non era tenuta sotto controllo ma al contempo permesso di esprimersi, era facile che facesse cadere qualche stecca dai salti o si portasse dietro (alzandolo da terra) lo slalom, rischiando oltrettutto di farsi anche male. ... L'impegno di Paolo era in linea con l'entusiasmo e il piacere che li legava (intimanìmente parlando) e li faceva ''godere'' nel praticare quello Sport ... non era facile controllare tanto ardore, nè per l'uno nè per l'altra; i concorrenti rivali avevano imparato questa debolezza e così rimanevano con il fiato sospeso nell'attesa di poter vedere o ''un bellissimo netto'' o ''la stecca del salto che volava via anche solo per lo spostamento d'aria provocato dal passaggio della Freccia Nera.

Riportiamo solo alcuni episodi che hanno visto Thika e Paolo strappare applausi da chi l'amava e chi la temeva!

 

Roma finale Trofeo Pedigree Pal dicembre 1994 - giudice Jean Pierre Garcia

Era la gara più importante dell'anno dove si assegnava il prestigioso Trofeo e anche se con Thika avevamo solo 4 o 5 gare sulle spalle volevamo toglierci qualche soddisfazione! Ricordo ancora dopo tanti anni lo stupore di tutti noi alla vista di un percorso quasi impossibile, difficilissimo come passaggi e traiettorie ... il giudice J.P. Garcia si era divertito a creare difficoltà! Il sorteggio ci fa partire subito (quarti) e affronto il percorso con concentrazione e determinazione; Thika è perfetta, non sbaglia nulla e viaggia ad una velocità ineguagliabile; gli applausi ci accompagnano fino alla fine... ma la gioia all'arrivo viene soffocata dalla penalità (ingiusta) data sulla bascula ... ci rimane però la soddisfazione di aver concluso il giro con un tempo inferiore di 10 secondi rispetto al primo classificato (Shonik di Massimo) e con Thika che da quel giorno ha fatto capire cosa poteva fare anche un Pastore Tedesco contro i Border!!!

Roma finale Trofeo Pedigree Pal dicembre 1994

 

Internazionale di Torino febbraio1996 - giudice Chevalier

Questa è la prima gara importante della Stella Grigia! Ed è anche il debutto di Thika al chiuso (su materiale sintetico su cui i Cani hanno meno presa, soprattutto i Pastori Tedeschi), e con un rimbombo acustico dei suoni particolari abbastanza fastidioso. Come giudice un volto stimato, Chevalier (giudice con cui Thika aveva debuttato in agility) ; c’erano tutti i presupposti per far bene e dimostrare chi eravamo ... detto fatto secondi in 2° grado e un buon piazzamento in Jumping che vale il podio anche in combinata ... e in regalo dal nostro gruppo di fedeli Allievi, una foto di squadra con Chevalier che scrisse una dedica particolare alla Stella Grigia ... uno dei più bei ricordi della nostra storia!!

Internazionale di Torino febbraio1996

 

Torino G.A.R.U. 1996 Internazionale - giudice Bernasconi
La domenica Paolo ed io ci togliamo qualche sassolino dalle scarpe! … dovete sapere che molti degli allora geni dell’agility non ci amavano assolutamente, soprattutto quelli non troppo lontani, così quando capitava che uno di noi andasse male, era per loro motivo di grande esultanza, quando però accadeva il contrario, rimaneva tutto in sordina… figuratevi che gioia per noi infilare quei percorsi un po’ folli della Bernasconi… il più magico, il secondo brevetto (il terzo ancora non esisteva, sarebbe entrato in vigore a settembre, e, anche allora dovevi accedere con tre podi, inutile sottolineare che dovevano essere netti, altrimenti non ce l’avresti mai fatta ad infilare il mitico tre-scalini, tutti erano indaffaratissimi a fare quei mitici tre podi), un percorso velocissimo, filante, pieno di trabocchetti all’apparenza inesistenti, il più temuto un tubo-tubo dove in tanti e tanti sono caduti con tutte le scarpe (vedrete poi il filmato). Parte Paolo e fila con la sua Thika più che veloce che mai, arrivato al punto cruciale, dà ‘dentro’ (il nostro tubo-morbido) e scappa via per la passerella, ancora qualche ostacolo e poi di nuovo lì, ancora a quei tubi intrecciati, il comando ora è per il tubo-rigido ‘tubo’, Thika s’infila mentre Paolo è pronto per lo slalom, da fuori si sente ‘che culo’… ed io ‘no, è bravura!’… Thika è prima! è poi la mia volta, con Apache (vedi sotto in Apache with greys)

Thika e Apache (vedi sotto in Apache with greys)

 

La spezia settembre 1996 - giudice De Martini

La spezia settembre 1996

 

Gara Indiana Kayowa Roma dicembre 1996 - giudice Vervoort

E dopo un anno e mezzo dalla divisione da Perla arriva il momento della gara annuale all’I.K. e mi assalgono tanti dubbi sulla partecipazione. Io sono troppo sanguigno per resistere alla pressione di questa gara, iscriviti solo tu Barbara... io vengo a vederla. Ma alla fine esce fuori il mio orgoglio e mi iscrivo! Ed eccoci al 2° grado con un percorso abbastanza difficile e un giudice molto ostico Emil Vervoort (mi è sempre stato antipatico come persona e non mi è mai piaciuto come giudice ... ma devo dire che anche per lui era la stessa cosa nei miei confronti). Perla aveva invitato Maria De Filippi per premiare il vincitore e ci teneva molto ad essere lui. Ma aveva fatto i conti senza di noi ... una gara strepitosa dove ho lasciato Thika libera di sprigionare la sua velocità in tutti quei tratti in cui non rischiavamo e l’ho addirittura spinta sulle zone senza nemmeno rallentarla in discesa ... risultato: PRIMI!!! Alla premiazione ritiro il premio dalla De Filippi e Massimo è sul gradino sotto a me (2°) una gioia grandissima, una prova di forza e coraggio in campo nemico che ci spinge sempre più verso i vertici italiani ... adesso è ora che vi cominciate a preoccupare di Thika di Oroval .

Roma dicembre 1996

 

Volterra luglio 1997 - giudice De Martini

Siamo agli inizi di luglio e il ritrovo è a Volterra per la tradizionale gara notturna, ma con una novità: in notturna si sarebbe svolta solo la”Disfida di Volterra”, un KO a inseguimento sullo stesso percorso affrontato da 2 squadre di 13 concorrenti ciascuna. Il regolamento era quello della ben più famosa “Disfida di Barletta” basato sul principio che alla prima manche ne restavano 13,alla seconda 7 e così via finche una delle 2 squadre non avesse più concorrenti. Io e Thika eravamo nella squadra del Centro-sud e già alla seconda manche eravamo rimasti soli contro 6 del Nord … da quel momento in poi abbiamo affrontato i binomi del Nord senza uscire più dal campo ( più eravamo stanchi e più volavamo) fino alla fine, battendo tutti e 6 gli avversari annichiliti dalle nostre prestazioni. Un trionfo, un giro di campo con Thika al guinzaglio e la prestigiosa statuetta simbolo di Volterra in mano … erano le 3 del mattino, eravamo distrutti ma felicissimi, sicuramente il Trionfo più significativo della carriera di Thika che le permise di essere finalmente convocata nella squadra italiana per il “Campionato del Mondo di Copenhagen”. Ovviamente il giorno dopo si svolgeva la gara ufficiale ma assonnati e scarsamente concentrati a causa del risultato della sera prima … solamente un 2° posto al debutto in 3° grado.

Volterra luglio 1997

 

Copenhagen - Campionato del Mondo 1997

"L’estate è iniziata, il campo di Roma continua il suo orario normale più un’aggiunta serale, ma le cose di casa non sono cambiate, e come sempre Paolo ed io siamo in ritardo sull’uscita. Ci fosse mai una volta che all’ultimo momento, proprio mentre stiamo per salire in macchina, non ci scordiamo qualcosa: spegnere la lavatrice, chiudere il gas, controllare le acque dei box, chiudere i micini... oppure che non succeda qualcosa: dimentichi i panini in veranda, devi andare di corsa in bagno, squilla il telefono di casa…
Ad essere sincera non ricordo qual è la data esatta dell’episodio di cui vi voglio parlare oggi, il giorno in cui il telefono ha cominciato a suonare proprio quando Paolo era già fuori del cancello con la macchina pronta, carica di tutto e di più e io sono corsa dentro a rispondere.
’Lascialo suonare!’ mi dice Paolo. Ma come sempre la mia curiosità vince sulle richieste di Paolo.
‘Si, pronto!’ rispondo con un po’ d’affanno.
‘È la segreteria dell’ENCI, vorremmo informare il signor Caldora che deve inviare i documenti di Thika di Oroval alla sede centrale.’
‘È successo qualcosa?’ dico un po’ preoccupata.
‘No, è per la convocazione al Campionato di Agility a Copenhagen. Paolo Caldora e Thika di Oroval sono stati selezionati per la Nazionale…’

Credetemi se vi dico che ho lanciato un urlo … ero felice, stupita, soddisfatta… ero contenta e orgogliosa, non stavo più nella pelle…
Non oso immaginare l’espressione di chi era dall’altra parte del ricevitore… beh fa niente, oramai l’urlo l’avevo fatto…
Ringraziai mille volte, questo me lo ricordo bene, e molto gentilmente la segreteria mi salutò.

Tornando da Paolo:
‘Chi era?’ Mi chiede.
‘Prova ad indovinare’. Gli dico con la faccia gaudente.
‘E come faccio a saperlo’. Mi risponde scocciato (avevamo fatto tardissimo, ma anche se non fosse stato per il ritardo si sarebbe scocciato ugualmente, odia gli indovinelli).
‘Era l’ENCI’.
‘Cosa è successo?’
‘SEI STATO CONVOCATO CON THIKA IN NAZIONALEEEE’
A momenti ci schiantiamo!

Paolo si ammutolisce ma sapevo bene a cosa stava pensando: ‘ce l’ho fatta, finalmente giustizia per le mie nere!... grazie Giancarlo.’

Eh si… De Martini era rimasto veramente impressionato dalle potenzialità del binomio e aveva fatto in modo che fosse convocato. In quell’anno, per far parte della Nazionale, non c’erano punteggi da raggiungere nelle gare del circuito italiano, c’era solo il giudizio tecnico di un esperto.

Paolo e Thika avrebbero partecipato all’individuale, non alla gara a squadre, ed era giusto così, Thika, pur essendo molto brava e velocissima, aveva un pizzico di follia che non l’abbandonava mai e questo faceva di lei un ‘imprevisto’, ma poteva anche svoltare la gara della vita e vincere, perché non rischiare?"

Ottobre 1977 - è da quando ho cominciato a gareggiare con Thika che sogno di far parte della squadra italiana ai mondiali … e quest’anno finalmente siamo qui, a Copenhagen pronti a giocarcela fino in fondo. Il venerdì è giorno di prova campo e scopro un ostacolo che non avevo mai visto: il largo – 2 ostacoli paralleli distanziati di 60 cm. uno dall’altro. Conosco troppo bene Thika per non sapere che quell’ostacolo sarebbe stato un grande problema. Dopo la prova campo, avendo il pomeriggio libero, con Barbara e Thika siamo andati a visitare la città. Abbiamo passato un paio d’ore a passeggiare in mezzo al verde e lungo il fiume, fermandoci come tappa obbligata alla statua della “Sirenetta” con foto di rito! Un tempo dedicato a noi, come raramente succede nella routine quotidiana, che ti rigenera in attesa della gara. E arriva il sabato … scendere in campo per la ricognizione con gli spalti del Palasport pieni di gente creava qualche problema, soprattutto a chi come me non è proprio nordico nemmeno di origine! Il sorteggio non ci è amico perché partiamo intorno alla settantesima posizione, e nel frattempo penso a quell’ostacolo che sicuramente sarà un problema … tocca a noi, riesco ad estraniarmi dal contesto e conduco Thika come se fossimo soli … neanche una sbavatura, tutto è perfetto fino a 5 ostacoli dalla fine dove prima di affrontare il “largo” avevamo il 4° tempo e percorso netto … il resto è il "non lieto fine" e l’amaro in bocca di una gara che forse avrebbe potuto anche farci arrivare sul podio del Mondiale. La domenica il Jumping in cui ci riscattiamo parzialmente con un bel percorso netto e gli applausi per lo slalom imboccato a distanza. Ripartiamo da Copenhagen con la certezza di poter fare grandi risultati e la determinazione di riprovarci l’anno prossimo.

Campionato del Mondo 1977

 

Expo Europea Genova 1998 - giudice De Martini

Maggio 1998, a Genova si svolge l'Expo Europea e in quel contesto in contemporanea una gara di Agility sia individuale che a squadre con concorrenti di tutta Europa; qui si gioca anche la qualificazione ai Mondiali di Maribor e quindi bisogna dimostrare quello che si vale! La superfice è in materiale plastico, meno scivoloso della moquettes trovata a Copenhagen, e spero che Thika abbia in po' di aderenza per potersi esprimere. La prima gara di 3° grado è tecnicamente difficilissima con ostacoli attaccati fra loro dove puoi essere facilmente eliminato ... ma Thika conosce gli ostacoli per nome, non sbaglia nulla e si classifica 2° dietro alla rivelazione dell'anno: Nuvola con Irene Unkauf!!! Il giorno dopo altro percorso di 3° grado con le stesse caratteristiche e purtroppo nella troppa foga Thika tocca una stecca che cade a terra ... peccato per la penalità ma abbiamo il miglior tempo!!!! Il terzo giorno gara a squadre e, nonostante ce la tirino in tanti, la Stella grigia con 8 bellissimi percorsi (4 di Agility e 4 di Jumping in cui hanno gareggiato Apache, Thika, Dylan e Toy), si classifica al terzo posto assoluto dietro solo al Gruppo cinofilo Savonese (all'epoca era la squadra più numerosa e più forte d'Italia) e alla Repubblica Ceka ... un vero trionfo per noi :D Eravavamo contentissimi della trasferta e dei risultati e personalmente pensavo di aver fatto abbastanza per meritarmi la convocazione in nazionale ... ma invece (come nel 1996) i giochi politici di Club fanno fuori me e Thika dalla squadra. Un aneddoto sul Mondiale: quando arrivai a Maribor per vedere il Mondiale, incontrando una ragazza (all'epoca ancora ingenua e alle prime arm) alla sua precisa frase: stamattina hanno detto i nomi della squadra che scenderà in campo, risposi dicendole i componenti ... e lei: come fai a saperli? ... è da maggio che lo so!!!!

Expo Europea Genova 1998

Apache with greys

Apachewhitgreys, maschio di Border Collie, nato nel 1993. preparato e condotto da Barbara. Da sempre un folletto dispettoso. Grande come uno zainetto e ricco di sorprese. Audace e indipendente, perspicace e un po’ cocciuto. Amante delle grandi sfide.
La sua carriera agonistica è piena di soddisfazioni: debutta in agility nel 1994, l’11 dicembre, alla sua prima competizione conclude il 1° brevetto con un 3° eccellente. Lo stesso giorno gareggia nella squadra ‘dei budini’ e vince con i suoi compagni – tutti debuttanti – sui migliori binomi del momento.
Si cimenta in questa disciplina fino al 1999, prendendo parte a circa 30 gare. Sale sul podio individuale 20 volte e ancora sul terzo gradino nel trofeo a squadre dell’Europeo di Genova 1998, conquista i tre CAC validi per il titolo di Campione Italiano e, nel 1996, il 16 novembre a Torino, una deviazione di percorso, classificandosi 2° supera la prova di lavoro di IPO 1.
Fino ad oggi è rimasto l’unico Border Collie in Italia ad aver tentato, riuscendoci, una tale impresa.
Ora, all’età di dieci anni, si diletta sempre con Barbara, ad eseguire sequenze di obbedienza a tempo di musica (heelwork to music) con qualche licenza “poetica” (free-style). La sua prima esibizione è stata per la Rai, nella trasmissione di ‘uno mattina’, ballando sulle note di ‘Aserejè’.
Apache, un concentrato di doti e di impunitaggine.

Apri il filmato I miei primi quindici anni

Torino G.A.R.U. 1996 Internazionale - giudice Bernasconi.
Togliamoci qualche sassolino dalle scarpe! (Leggi prima parte in Thika) ''Thika è prima! … è poi la mia volta, con Apache ho per i trabocchetti una conduzione un po’ guidata così devo per forza infilarmi fra gli ostacoli per mantenere la sua velocità; a quel punto da fuori qualcuo urla ‘evvai è passata là in mezzo, ha perso un sacco di tempo, sono sul podio’ … ‘e invece no, attaccati!’ ho detto dopo io… arrivo al secondo tubo, di nuovo passaggio obbligatorio e Apache s’infila come niente fosse, io scappo allo slalom e via veloci all’arrivo… Apache è terzo! … spodestando quello che prima gioiva anzitempo…

Filmati: Apache

In questa occasione parlo con Giancarlo De Martini, il giudice, che è in primo luogo un grande conoscitore di cani e un grande preparatore di lavoro (utilità e difesa), ‘vorrei farti vedere Apache in lavoro’… si illumina ‘portamelo alla gara di novembre, sarò onorato di giudicarti’… sono morta dalla felicità e dalla commozione.
Il G.A.R.U., Giancarlo De Martini, Chiara De Martini, Torino, occuperanno sempre un posto speciale nei nostri cuori.

Apache e il Lavoro IPO - 1996 - Marco Reale. Marco è il figurante dei miei cani. Con lui ho un ottimo rapporto di lavoro e di amicizia. Mi ascolta, ragiona con me sul come e perché lavorare in un certo modo piuttosto che in un altro, e così via… un giorno, invece di presentarmi da lui con Arek o con Gilda, porto in campo il piccolo Apache. Ho sempre avuto l’impressione che nel mio borderino ci fosse qualcosa di più del ripetitivo classico, così ho voluto togliermi lo sfizio. Marco divertito dalla cosa, ha cominciato a comportarsi come una vera preda, Apache è impazzito di felicità, sono sicura che nella sua testa il fumetto che è apparso era ‘finalmente hanno capito qual è il mio vero io’…
Alla fine della seduta di addestramento, Marco ed io ci fermiamo a chiacchierare. Eravamo molto contenti del risultato della prova e abbiamo deciso di tentare la sorte.
L'Utilità e Difesa non è proprio uno Sport per il Border Collie, e la selezione che lo ha voluto scaltro nell'arte predatoria e discrominativo principalmente sulla vista, non favorisce la ricerca in pista, per cui, per farsì che Apache si interessi alla traccia, devo assolutamente trovare il modo per convincerlo che, quella particolare emenazione sul terreno, lo porterà a trovare una cosa ancor più particolare e soprattutto molto piacevole! ... E' stata un po' dura ma alla fine ce l'abbiamo fatta :D . ... Fra un allenamento e l'altro, arriviamo al periodo estivo: giungo, luglio e agosto, sono mesi di relax, ci si allena a ritmi lenti, studiando esclusivamente la coppia e i singoli problemi; si cura laddove c’è da curare e si fortificano i punti chiave; c’è molto da lavorare, ma tutto a tempo e modo. ... Personalmente in testa ho solo la gara di IPO1 con Apache e il Campionato Italiano di Addestramento SAS con Arek. La prima gara del mio zainetto invikta (soprannome che Marco Reale diede ad Apache, in occasione di un attacco: prova del lanciato, Apache gasato più che mai si lancia contro Marco che lo sfida, i due si incontrano, Apache salta e morde saldamente la manica servita da Marco, dalla foga e dalla velocità della corsa, dall’armonia e dalla grazia dell’impatto, esce un lanciato da applauso, i duellanti creano un tutt’uno, c’è una tale sintonia, una tale fiducia che Marco, invece di fermarsi e terminare la fase con il lascia e la vigilanza, continua a combattere con Apache, e nella rotazione, si chiude il braccio intorno al collo in modo tale da far scivolare Apache dietro la sua schiena. Apache rimane penzoloni, attaccato alla manica - dimostrando saldezza di nervi, morso duro e sicurezza - Marco a quel punto dice:’ mi sono fatto un nuovo zainetto… vi ricordate gli invikta a strisce bianche e nere?... eccolo qua, una zainetto peloso’… siamo tutti sbottati a ridere, Apache per nulla turbato è rimasto lì, con il suo morso fermo, appeso alla spalla di Marco… che coppia!...)
Immersa nei ricordi credo di aver perso il filo del discorso, dunque dicevamo: la gara di IPO1 con Apache e il Campionato Italiano di Addestramento SAS con Arek. Con Arek sarebbe stata l’ultima gara.
Settembre 1996 - Il tempo si stringe attorno all’ultima competizione con Arek, alla prima ultra-discussa con Apache e al terzo brevetto di lavoro di Alfa.

Apri il filmato Apache - preparazione Ipo 1 - foto storiche

Apri il filmato Apache - preparazione Ipo - sez. B - figurante Marco Reale

Novembre 1996
Eccoci arrivati ad un altro grande appuntamento della nostra storia. IPO1 – Apachewithgreys; SchH3 Alfa Von Grauen Stern.

La sezione ‘c’ è stata sempre la favorita di Apache, o meglio, mordere è stato sempre quel che ha fatto meglio!
In pista sono nate le prime incomprensioni, Apache non riusciva a capire perché doveva mettere il naso a terra quando la selezione lo voleva cercatore con gli occhi… allorché ho cominciato a tracciare per lui, invece che sull’erba bassa, su quella alta, nascondendo al meglio quello che tanto bramava, il salsicciotto. In obbedienza invece tutta un'altra musica… avete mai provato ad insegnare ad un accerchiatore ad andare dritto?... pazzesco, io che amavo le condotte e che mi vantavo di aver sempre costruito con tutti i miei cani, una sintonia fantastica nel ‘camminare l’uno accanto all’altra’, ero stata messa con le spalle al muro da un piccolo juventino (juventino in quanto bianco e nero di capelli)… ma Apache non sapeva quanto fossi testarda… e così, alla fine trovammo un accordo, la condotta era dritta, ma i dietro-front li avrebbe fatti allargandosi un po’ e i seduti dell’alt, mi avrebbe sbarrato un pochino la strada… qualcuno provò a dire che questo suo atteggiamento era mancanza di rispetto nei miei confronti, ma io non l’ho mai creduto… già allora, non amavo i metodi meccanici (e ci inserisco tutto ciò che non sia naturale) e non volevo privare della personalità di razza, i miei compagni… ecco perché ho accettato di buon grado il comportamento di Apache, lui camminava accanto al gregge per condurlo, accerchiava il gregge per indirizzarlo e fermava il gregge, nulla di più. In assenza di un gregge da condurre, aspettava dal suo pastore l’indirizzo da prendere. E infatti erano i cambi di direzione e gli arresti dove cercava conferma attraverso lo sguardo.
A tutt’oggi rimane ancora l’unico Border Collie in Italia ad aver superato la prova di IPO 1.
Il mio grande rammarico, è stato quello di non aver continuato su quella strada, ma di avere invece proseguito a lavorare in agility che, veramente, non gli è mai piaciuta. Scusami Apache!

La gara scelta è al campo GARU a Torino, di De Martini.
Oltre alla simpatia che abbiamo sempre avuto nei confronti di Chiara De Martini e di suo padre Giancarlo - e quindi ogni occasione era buona per andare a trovarli - scegliemmo quella gara perché: il Dott. Giancarlo De Martini, giudice di lavoro e preparatore agonistico, era l’unico Giudice – e forse lo è ancora – a conoscere la razza Border Collie. Il modo di camminare del Border quando lavora, è molto particolare – sto parlando di Border da lavoro - assume una postura leggermente abbassata sugli anteriori e la testa è in linea con la spina dorsale. Questo atteggiamento, dal profano, poteva essere giudicato come una sottomissione, cosa che invece, non sarebbe mai potuto accadere a De Martini.
La prova di obbedienza e di difesa potrete vederla nel filmato, della pista invece non abbiamo nulla. Proverà a raccontarvela.
La tensione è a mille. Si è sparsa la voce che il mio piccolo guerriero si cimenta in qualcosa più grande di lui. De Martini mi invita ad entrare nel terreno di gara e ad iniziare la tracciatura, il tempo di invecchiamento parte. Ho i piedi incollati al terreno, le gambe pesanti. Lo stomaco talmente pesante che anche lui partecipa alla tracciatura. Non riesco a scollegare dalla mente tutte quelle brutte persone che hanno ostacolato in ogni modo la mia decisione di portare Apache in IPO… che stress, devo pensare al mio Apache, non ai geni che non capiscono niente.
Uscita dalla tracciatura, De Martini mi chiede se avevo piombo sulle gambe… accidenti, la tensione era lampante, che vergogna!
Apache entra in pista. Bene nella traccia del primo lato, si accerta sul primo angolo, bene il secondo lato ma salta il primo oggetto, si accerta nel secondo angolo, bene il terzo lato, segnala il secondo oggetto. Io comincio a respirare un’altra volta. Uscendo dal terreno vedo De Martini scuro in volto, ed ecco che appena siamo vicini a lui, parte con un rimprovero sulla mia tensione e sulla tracciatura: ‘Hai coperto gli odori, troppo pesante quella tracciatura, è per questo che non ha segnalato e ha sfondato gli angoli, peccato, il cane sa quello che deve fare, fidati di Apache la prossima volta e lascia a casa la tensione’.
De Martini mi insegnò una grande cosa.

Apri il filmato Apache - sezione B: Obbedienza

Apri il filmato Apache - sezione C: Difesa

Apri il filmato 21 luglio 2018 Apache 25 anni ''il mio Guerriero''

25 anni Apache
Ehilà!!! Ciao!!! Qual buon vento vi porta qui? …
…chi non muore si rivede :D
………. :o
………. Perché ‘sto silenzio?
………. Che ho detto?
………. chi non muore si rivede? … è questo che non dovevo dire?
… no ma,..è che se stiamo tutti qui insieme, è perché siamo tutti vivi … noo?!?
… forse no …
Beh e allora se non siamo tutti vivi, chi è il fantasma?
…non c’è un fantasma!? …
…allora siamo tutti morti?!
… oh beh …che siete stati pizzicati tutti insieme dalla zanzare che vi state grattando in contemporanea?!
… e adesso perché arrossite?
Beh basta, ok cambia battuta, Voce rettifica l’entrata e ricominciamo :D

Ehilà!!! Ciao!!! Qual buon vento vi porta qui? …
…era un po’ che non ci si vedeva!!! ..mi fa piacere questa visita!!!
(…così va meglio ve’?!? ;) :D )
(Voce – Molto meglio :D :D )

‘’BUON COMPLEANNO’’

Ma grazie!!!!! Non me lo aspettavo proprio!!! Sono passati così tanti anni che non credevo vi ricordaste di questo giorno ..:D :D :D

‘’25’’

Caspita quanti!!! … ¼ di secolo :o …allora si che oggi è veramente una data storica!!!
25 anni … 25 anni e sono ancora importante? … Grazie, questo è davvero un bellissimo regalo … quasi quasi mi commuovo …

Apache with Grey’s è stato un Border con degli attributi propri di una razza nata per lavorare, anche se a quel tempo non riuscivo a capire quanto fosse duro lavorare con un Cane con un carattere come il suo: forte come un vero Cane da Pastore e gentilmente nobile e testardo come un barone scozzese. E così, per colpa mia, ci sono stati alcuni fraintendimenti. Fra le mancanze, non l’ho ascoltato quando mi ha chiaramente detto quanto prediligesse le arti forti piuttosto che quelle di destrezza, e non ho capito che preferiva mille volte vivere sotto le stelle che sopra i cuscini (questo almeno finché è stato giovane, perché poi, verso gli undici anni, indebolito anche dal tumore con il quale ha combattuto per 5 anni, ha cominciato ad apprezzare tutto ciò che era caldo e morbido).
Era piccolo ma carico di charm, e le donzelle determinate e impavide che non davano molta confidenza a chiunque, con lui si lasciavano andare anche ad atti di fanciullezza.
Per descriverlo in maniera un po’ figurativa potrei dire che ‘’era un tipo che prendeva il toro per le corna e lo teneva fino a che il nerboruto bovino non accennasse un segno di resa! :D

Quel famoso 21 luglio del 1993, ha segnato un’epoca nella storia del Border Collie in Italia: la nascita della cucciolata ‘’A – color’’ definisce l’Allevamento di Francesca Balducci come il più importante Allevamento italiano, e dopo 25 anni, ancora si distingue per la sua classe!
Purtroppo però, la razza (Allymoon a parte), ne ha subiti di cambiamenti, e i vari Borderini che son venuti in seguito, sono un po’ come dire, schizofrenici e fuori controllo (colpa di chi alleva e di chi li cresce). La causa di ciò è da trovare nella grande richiesta di soggetti da parte di un pubblico non del tutto esperto, che ha voluto il Border non solo perché carino e batuffoloso nell’aspetto, ma anche e soprattutto perché versatile e altamente addestrabile. Questo ha portato ad avere dei soggetti con disequilibri comportamentali pronunciati, non perché pazzi, ma perché chi l’ha voluti con se, non l’ha fatto in quanto affascinato etologicamente da un Cane tanto antico, tanto versatile, tanto serio lavoratore e tanto amabile compagno di Famiglia … no … l’ha fatto solo perché era un piccolo computer provvisto di programmi molto semplici da attivare che avrebbe fatto fare loro delle gran belle figure!!! … e infatti, in men che non si dica, in 25 anni, la cinofilia ‘’spicciola’’ si è riempita di esemplari che … beh … non fanno proprio una vita sociale/familiare degna … fissati su oggetti, suoni e comportamenti sterili che di tutto possono parlare tranne che di rapporto vivo fra esseri vivi!

Apache è Figlio di Shonik e di Quanah, due Border che, nelle loro diversità fisiche e caratteriali, rispecchiavano le peculiarità della razza. Con loro due si univano delle linee che davano eleganza nel portamento, attitudine lavorativa e intimità familiare.

Apache è stato un Cane sempre molto forte in tutto. Forte nell’affrontare le novità, forte nel suo specialissimo modo di essere sociale, forte nel vivere momenti di solitudine e forte nell’affrontare i pericoli.
Le sue amiche del cuore: Alfa e Paperina

Simba di Oroval (Scrooge)

Simba di Oroval, femmina di Pastore Tedesco nero, nata nel 1995 da Thika di Oroval e Cyrus vom der Rostad. È molto difficile parlare di lei. Degna figlia di Thika, per l’esuberanza e la voglia di fare, e allo stesso tempo la copia esatta di Gilda, in quanto a caparbietà., ma è stato facile costruire con lei un rapporto di fiducia, dal momento che sprigiona simpatia e disponibilità da tutti i pori; insegnarle gli esercizi di lavoro mi è venuto quasi istintivo, ma…il problema che fin dall’inizio ho avuto, è stato quello dettato dalla sua incontrollabile curiosità.
Tutta la sua attenzione, la sua precisione, la sua obbedienza, salta in aria nell’istante in cui decide che qualcosa di più interessante sta accadendo qualche centimetro più in là.
Così, una carriera iniziata brillantemente il 23.01.2000 in IPO 1, 1° classificata, seguendo il 12.02.2000 in SchH2, 1° classificata, e il 10.12.2000 in SchH3, 2° classificata (dietro al nostro Timon di Casa Soder) è terminata il 24/25.02.2001 al Campionato Regionale Lazio, uscendo di pista all’inseguimento di una lucertolina, e pensare che le prove di obbedienza e difesa/attacco, sono state bellissime… veramente anche la pista era iniziata ‘da manuale’ attenta, lenta, precisa… avrebbe ottenuto un punteggio storico se, nel suo tracciato non avesse incontrato alcune irresistibili, piccole tane di lucertole… come resistere… una passa… passa anche la seconda… alla terza, sul terzo lato, non ce la fa più e si tuffa all’inseguimento della bestiolina… il pubblico ancora ride.

Nel periodo in cui con Lei ci ''applicavamo'' nello Sport ''Utilità e Difesa'', avevo in società con un'amica, un negozio di articoli per Cani e Gatti; unire il negozio all'attività della Scuola e allo Sport, non era facile. Partecipare alle tre gare sopra ricordate, era un sacrificio non indifferente, ma il Lavoro ha sempre occupato un posto particolare nel mio cuore, e in più Simba era portata (oltre che piacerle), per cui lo facevo con gioia.

... Ricordo il primo Brevetto e la prima ''arrabbiatura'': eravamo al nostro esordio e, come a tutti gli esordi, un po' di timidezza è uscita; questo non vuol dire che la prestazione non fosse di buon livello, ma solo che ''si sapeva fare di meglio!''. ... Colpa anche mia che per non voler ''pulire'' troppo alcuni esercizi, lasciavo un po' di libertà espressiva a Simba. Questo le ha procurato alcune esuberanza di troppo (vedi la prova di pista al Campionato Regionale) e forse alcune incertezze nella ''situazione nuova''. ... Il Giudice Luigi Cusato, aveva infatti avuto di Lei, un'impressione non veritiera. Opinione che fu prontamente smentita nella fase ''C'' quando quel genio di Figurante, nonostante stessimo in gara, l'ha voluta ''provare'' perchè ispirato da Lei e dall'affisso che portava ''di Oroval''. Ha quindi assunto un comportamento ben più duro del consentito, lasciando senza parole me dalla rabbia, e senza parole il Giudice per lo stupore perchè davvero non si aspettava una simile reazione tanto attiva di Simba, Alla fine della prova, dopo aver fatto a Lei e a me i complimenti scusandosi anche per la leggerezza con cui l'aveva osservata nelle altre due sezioni, Cusato andò a rimproverare duramente il Figurante per come aveva agito. ... La mia rabbia passò, ma non il giudizio in merito a quel ''addetto ai lavori'' così cretino da non aver pensato che avrebbe potuto causare un problema al Cane pur di soddiusfare la sua curiosità!

... Dopo pochissimo, ci presentammo in secondo Brevetto. Era una gara che si svolgeva non troppo lontano da casa e la situazione del campo era tranquilla, coincidenze ottime per avere qualche conferma o consiglio per il lavoro da fare. ... Partivamo sempre con l'handicap delle interpretazioni di gara di Simba ma, il rischio tanto ci sarebbe comunque così ... Questa volta però, la sopresa l'abbiamo avuta dal tempo: con lo stupore di tutti i concorrenti, una volta arrivati ai campi di pista, ha cominciato a nevicare!!! ... Per noi non è consuetudine avere la neve, e perciò, di allenamenti con il terreno ''bianco'', neanche a parlarne ... che fare? ... eravamo lì. tanto valeva tentare la fortuna! ... Incredibile ma vero...Simba eseguì un perfetto lavoro di tenuta; saltò il primo oggetto, è vero, ma sia io che il Giudice, abbiamo dato la colpa al fatto che era ben coperto dalla neve e che forse Lei era più attenta alla traccia che non all'oggetto. Il secondo però lo segnalò come da manuale! :D <3
Divertente è stata la prova di attacco per una battuta del Figurante sull'abbaio di Simba: mentre stavamo eseguendo la riconsegna del Figurante, lui, pensando all'abbaio di segnalazione al sesto nascondiglio e alla vigilanza dopo il tentativo di fuga, se ne uscì con: ''ma che è incrociata con un Asino?!..raglia invece di abbaiare!!''. Sono scoppiata a ridere!!! L'abbaio di Simba è veramente molto singolare, ma del raglio ancora non l'aveva mai detto nessuno. Il suo ''urlo'' era caratteristico di MammaThika, e lo ha trasmesso alle Figlie che a loro volta lo hanno trasmesso a Tortuga e, come se non bastasse, Tortuga lo ha trasmesso a Teach e ora, da pochi giorni anche le piccole Sterlla e Rey hanno cominciato a cimentarsi! :O :D

Da ricordare, oltre alle competizioni, la prova di resistenza nel 1998. Non abbiamo mai capito se la prova era riferita alla sopportazione fisica del cane dopo uno sforzo, o alla pazienza del suo conduttore, visto che solo dopo pochi metri percorsi in sella alla bicicletta trainata da Simba, si ritrovava incastrato dentro un cespuglio di rovi.
Purtroppo il calcolo delle probabilità che Simba riesca a rimanere concentrata su ciò che sta facendo, pende sempre a suo favore e, logicamente, a sfavore delle competizioni sportive, perciò dal giugno del 2001, per ingannare il tempo mentre aspettavamo la lieta nascita dei suoi cuccioli con Timon – sei piccole pesti: Han, Cri-kee, Esmeralda, Kiara, Melody e Odette, che dal padre hanno preso la docilità e dalla madre il temperamente – le ho insegnato i primi passi di heelwork to music, ed ora è una grande ballerina. Durerà?…
Per ora, il lavoro di tanti anni di utilità la rende ‘finalmente’ disponibile alle coreografie musicali. La sua prima esibizione è stata per ‘Uno mattina’, programmazione della Rai, sulle note di ‘Lupi’ di Miss Rettore.
Simba, amichevolmente chiamata Scrooge per la sua avara generosità.

Scrooge in: "Lupi" di Donatella Rettore - Aprile 2003

Scrooge in: "Boogie shoes" dei Bee Gees - Aprile 2003

Una danza per Scrooge - aprile 2010

Heelwork to music

Apri il filmato Baloo in "The Lion sleep tonight" Apri il filmato Han Kiara Odette Creekee "Eyes of the tiger"
Apri il filmato Baloo e Bagheera in "James Bond theme" Apri il filmatoHan Kiara Arowen Eowyn Faal "Can't take my eyes off you"

 

Timon di Casa Soder

Timon di Casa Soder, figlio di Arek e di una bellissima femmina di Casa Soder, nato nel 1996, fratello di cucciolata di Tina. Un cane duttile, generoso, pieno di ottime qualità.
Fin dall’età di quattro mesi ha mostrato interesse per il lavoro con l’uomo. Attento e vigile ad ogni movimento, ha iniziato la scuola di addestramento imparando gli ostacoli di agility con Paolo; in brevissimo tempo era già in grado di eseguire con precisione alcune sequenze.
Ma le doti caratteriali, spiccatamente mostrate in ogni suo atteggiamento, inducono Barbara a sottoporlo ad alcuni test per le prove di lavoro. Il risultato è sorprendente.
Timon infatti, mostra un eccellente istinto alla ricerca in pista, e istinto predatorio nelle prime fasi di sospetto del figurante.
Non è mai stato un cane troppo aggressivo, come a molti sarebbe piaciuto, ma questo suo modo di essere ne ha fatto un esemplare sportivo degno di considerazione.
Debutta in agility il 15.05.1995 ed è podio eccellente, e così la seconda e la terza gara, e in meno di un mese è in 2° brevetto. Queste sole tre gare gli bastano per aggiudicarsi, con largo anticipo, il titolo di Campione Regionale al Trofeo Biancospino 1999.
Il 27.06.1999, l’esordio in ‘utilità e difesa’: 95.92.96, 1° classificato in SchH1,
il 23.01.2000, IPO 2 – 98.92.88, 3° classificato,
il 10.12.2000, SchH3 – 93.78.92, 1° classificato.

Al Campionato Regionale Lazio si classifica 7° per il Campionato Italiano SAS.
Il 06/07.04.2002 partecipa al Campionato SAS Nati e Allevati in Italia, dove esegue un ottimo lavoro in pista (naso a terra, andatura tranquilla, attento ad ogni variazione del terreno), un’eccellente prima parte degli esercizi di obbedienza (con i complimenti del giudice) ed una grande sezione C, attacco e difesa. In quest’ultima fase, il punteggio sarebbe stato migliore se avesse mostrato quel po’ di aggressività in più, ma lui è un “buono”così…”88”.
Purtroppo questa è stata la sua ultima gara, in quanto, nella giornata di prova, affrontando l’ostacolo della palizzata, cadendo in malo modo ha riportato un leggero problema alla schiena che nella vita di tutti i giorni non gli crea alcuna complicazione, mentre potrebbe comportargliene se continuasse nello sport.
Ora si diletta nel mordere il costume di mondioring e nell’eseguire piccole sequenze di obbedienza. All’età di sette anni, il suo umore è ancora quello che mi ha conquistata quando, lupetto di 45 giorni, girava nel giardino dell’allevatrice fiero e baldanzoso con una bottiglia di plastica in bocca.
Tanta vivacità e tanta generosità sono racchiusi nel suo ‘io’. È un cane che ha sempre mostrato versatilità, abilità, coraggio e sicurezza. In lui è facile rivedere le grandi doti ereditate dal padre e la bontà donata dalla sua bella mamma. Quel che più affascina di Timon, è la disponibilità nei confronti del proprio branco.
Timon, il cane da Pastore Tedesco che tutti coloro che hanno vissuto l’era di Rintintin, hanno sempre sognato.

Ricordi dei Campionati il Regionale: senza fare chilometri e chilometri come con Arek, decido di farlo ‘’in casa’’, ossia nella regione dove abito. Ero lì anche con Scrooge (Simba).
Da poco avevo aperto un negozio Pet e non avevo molto tempo per ‘’uscite fuori porta’’. La gara era organizzata da persone che conoscevo e perciò mi sono iscritta ben volentieri non preoccupandomi di vari contrattempi che potevano capitare.
Parliamo delle piste: mi trovai con Timon a cercare in un campo di ‘’CARDI’’ e solo un Cane sereno e sicuro come lui poteva superare un simile disagio! (a Scrooge toccò l’erba medica mista a prato ma raaaadaaaa che più rada non si può, e tane di Lucertole!)
Superata l'intera prova (sez. A,B,C), arrivo al Campionato italiano dove incontriamo un terreno che era completamente fuori programma perché, insieme al Campionato, era stata inserita la selezione della squadra nazionale. E così, invece della classica erba ( gialla verde blu a palline o a strisce), troviamo l’aratro. È vero che bisogna allenarsi su tutti i terreni, ma se i Campionati sono stati fatti sempre sull’erba, perché dovevo cercare l’aratro? In più, dalle nostre parti non era periodo di arature … e quindi? … e quindi niente, provai il giorno prima su un terreno trovato accanto all’albergo sperando che Timon memorizzasse la cosa. Quella traccia la fece, ma l’esperienza non era sufficiente e così, in gara, dopo aver tentato qualche metro, Timmy alzò la testa, si girò e mi chiese ''che devo fa' ?''. Chiesi al giudice di farmi uscire dall’esame e di permettermi di aiutare il mio Cane a superare la traccia come in allenamento (non volevo creargli disagi inutili). Il giudice acconsentì e Timmino, dopo qualche metro cominciò a cercare con più sicurezza. Io ero dietro a lui non lontana, pronta ad intervenire se mi avesse chiesto ‘’aiuto’’. - più tardi seppi che molti soliti noti sapevano benissimo che il terreno sarebbe stato arato e non erba … no comment! -
Ma non finisce qui, altra nota ‘’strana’’ in pista, l’abbiamo avuta al ''Campionato Nati e Allevati in italia’’: ... Non ho mai fatto parte di un nessun ‘’gota’’ e perciò non ho mai beneficiato di ‘’favori’’ che, tralaltro, non volevo nemmeno, però, diciamo che, nello Sport, vorrei un po’ più di serietà sportiva! … La nostra pista aveva un primo lato lungo normale con oggetto quasi alla fine del lato (anormalità); un secondo lato normale; un terzo lato cortissimo con oggetto assente o fuori traccia (e lo dico con assoluta certezza perché, pur essendo perfettamente in pista, non lo abbiamo trovato e non lo ha trovato neanche il giudice che stava al fianco di Timon, tanto al fianco che gli ha pestato la traccia del quarto lato) - (serie di anormalità); un quarto lato corto più del terzo (anormalità) e un quinto lato normale con oggetto finale (normale).
Finita la pista dissi al giudice: Faccio i complimenti al mio Cane per aver cercato senza aver avuto bisogno di nessun aiuto da parte del conduttore; peccato il secondo oggetto assente o fuori traccia. Timon, a prescindere da tutto, ha disegnato la pista mostrando una ricerca eccellente! il giudice annuì su tutto!!! - (l'oggetto poi saltò fuori magicamente dalla tasca del tracciatore, il quale asserì di averlo raccolto da terra sul terzo lato - ma nè io nè il giudice lo vedemmo!)
La gara che riguarda quest'ultima pista, fu l’ultima; un po’ per via dell’età di Timon (6 anni) – non sono d’accordo nel continuare la vita sportiva in maniera intensa dopo una certa età – e un po’ perché mi ero stufata dei vari sotterfugi che danno la possibilità di ‘’emergere’’ solo a chi fa parte del ‘’GRUPPO’’ … per me conta la serietà, per loro la truffa.

Quando iniziai la vita sportiva in Lavoro, i vecchi del settore dicevano che le gare si vincono in pista … ora so il perché! :( ... dai Campionati di Arek e di Timon, ho avuto conferma anche di una sottigliezza che mi mise fortemente a disagio: ''se ti presenti con un Cane che ha dei buoni punteggi in pista nelle gare precedenti, è certo che la tua ''nuova'' traccia non sarà pulita!

Per appuntare qualche scorrettezza possiamo partire da: quanto puoi o non puoi provare il campo di gara prima del ‘’concorso’’, a quanto il figurante ti aiuta o ti ostacola nella sua sezione … per non dire poi di ''alcuni'' giudici che vedono o non vedono a seconda di chi sei!
A proposito dei figuranti e dei giudici: Timon imparò a prendere la misura nel momento del morso nell’attacco lanciato - glielo insegnammo per evitare che potesse farsi male nell’impatto. ‘’Carmelo mi giudicò in questo Campionato, proprio nella fase C. Notando la particolarità di Timmy mi chiese perché frenava … gli risposi che in quel modo nessuno poteva fargli male!’’. Carmelo mi guardò e mi fece i complimenti!
Anche in obbedienza ricevemmo la nostra gratifica sul comportamento e sul modo di lavorare. Roman non riuscì a toglierci nemmeno un punto nelle fasi di condotta e, appagato da quel che aveva visto, ci tene a farlo tonare … Ricevere quel complimento fu per me una grande vittoria.

Grazie Timon!

Apri il filmato Campionato Italiano S.A.S. 2001- Bogogno- sezione B: Obbedienza

Apri il filmato Campionato Italiano S.A.S. 2001- Bogogno - sezione C: Difesa

Apri il filmato Allenamenti di Mondioring gennaio 2003

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Apri il filmato Timon il debutto in agilty: 1° grado

Paperina

Tina di Casa Soder femmina di Pastore Tedesco grigio, nata nel 1996, figlia di Arek vom Grauen Stern e di una bellissima femmina di Casa Soder, sorella di cucciolata di Timon. A differenza del fratello, ha preso più dalla mamma che dal papà, è infatti molto bellina e aggraziata. Possiede una gran voce e una forza fisica non indifferente. Agile e scattante, all’età di un anno ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’agility, il suo essere molto dominante non le ha permesso di instaurare un rapporto paritetico, e tanto meno subalterno con Barbara, così c’è voluto un po’ più di tempo del previsto per arrivare ad un ottimo livello di fiducia/rispetto.
‘Introversa e impunita’ sono sicuramente gli aggettivi che più si addicono al suo modo di essere; ma non è sbagliato descriverla anche come ‘dolcissima e di molta compagnia’. La sua riservatezza non l’ha resa popolare, e, solo chi l’ha conosciuta realmente, ha potuto apprezzarne le doti nascoste.

***

Se guardo i video delle sue gare, e li confronto con quelli dei suoi allenamenti, esce prorompente come un faro che d’improvviso illumina la notte, quanto eravamo un binomio che non c’entrava niente con la cinofilia sociale.
Quando eravamo in gara, al momento della partenza, chiudevamo le orecchie al mondo e ci immergevamo in una danza che non aveva tempo, ma anche in un’esibizione scolastica di un programma che non deve dimostrare nulla di personale. In allenamento invece eravamo noi. Correvamo libere fra gli ostacoli. I cambiamenti di traiettorie e le figure da affrontare erano come quei passi più o meno facili che si sfidano in un ballo che segue ritmi diversi.
Personalmente mi è piaciuto partecipare a quelle manifestazioni, ma più per seguire i Ragazzi della Scuola che non per fare la gara in prima persona.
Non sono mai stata competitiva se non con me stessa, e ho sempre visto le gare come degli esami di verifica.

Una di queste giornate però, me la ricordo bene.

Napoli – sabato settembre 1998 (categorie junior) – sistemati i trasportini e fatti uscire i nostri Atleti per farli sgranchire un po’ dopo il viaggio … mentre aspettiamo di fare ricognizione, ecco che spunta da dietro un ring di bellezza una signora con al guinzaglio un LUPO … … … … O_O occhi sgranati (i miei)!!! Mi dirigo verso di lei …avevo sentito parlare dei Cani Lupo Cecoslovacchi, ma non ne avevo mai visto uno … Era forse uno dei pochissimi presenti in Italia e non potevo non guardare da vicino il Figlio più simile al Lupo che si poteva trovare ‘’a piede libero’’ nel nostro Paese.

Timidamente chiesi ‘’E’ un Cecoslovacco’’?

‘’Si’’ mi fu risposto con freddezza e alterigia.

Scossi la testa pensando a quella poverina e cercai invece di rubare più dettagli possibile su quell’Esemplare meraviglioso. … ora, se fosse bello bellissimo o poco meno, non lo so perché di bellezza non me ne è mai importato nulla se non a livello strutturale come rinforzo dell’Individuo, ma sicuramente era un Soggetto fermo nei nervi, non confidente … in poche parole: non sociale.
… insomma un Fico!!! :D
Paperina era con me e non mosse pelo al suo passaggio, lo guardò e basta.
È stato bello vivere questa esperienza proprio con lei, lei la mia Lupina dal cuore familiare <3

***

Debutta il 15.05.1999 a Firenze – 1° brevetto, 3° eccellente,
seconda gara il 29.05.1999 a Empoli – 1° brevetto, 4° eccellente,
terza gara il 20.06.1999 a Perugia – 1° brevetto, 2° eccellente.
Segue un periodo di pausa per problemi di origine esterna, e torna ad Empoli il 14.05.2000 in 2° brevetto, 2° eccellente; e a Pisa il 24.09.2000 in 2° brevetto 3° eccellente.
Purtroppo gli impegni di lavoro di Barbara non danno molto spazio alla sport, e la rivediamo a Perugia in 2° brevetto, 2° eccellente, e un anno dopo il 26.05.2001 a Prato, jumping 2, 2° eccellente.
Nella sua carriera agonistica colleziona anche una decina di podi in prove non omologate, ed ora, inseparabilmente unita a Barbara si gode la gloria di una rapida carriera. La cosa che ama di più nella vita, è starti accanto, incollata come l’ombra.
Tina, un’amabile presenza costantemente al tuo fianco

 

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Nash la Maschera di Ferro (Dart Fenner)

Nash La Maschera di Ferro, maschio di Pastore Belga Malinois, figlio di Gard du Berger Vailant, nato nel 1997. Saldo di nervi, sicuro di sé, attento guardiano e difensore impeccabile. Ma anche giocherellone e molto disponibile.
Queste qualità, le manifesta largamente con il suo branco (umano e canino), mentre è assolutamente intrattabile con gli estranei. Non perché si comporti in maniera nervosa e aggressiva, ma perché rimane totalmente indifferente a qualsiasi moina che non sia fatta da un componente della famiglia.
All’età di sedici mesi debutta in agility, precisamente a Montelupo il 13 dicembre 1998, e già in questa occasione torna a casa con una vittoria in open; lo rivediamo all’Internazionale di Ancona il 17 febbraio 1999, 1° brevetto eccellente, open 2° eccellente, jumping 1° eccelente; il 7 marzo 1999 a Perugia, 1° brevetto, 1° eccellente, jumping 1° eccellente; e il 15 maggio 1999 a Firenze, 1° brevetto, 1° eccellente, jumping 1° eccellente. Un anno dopo il 7 aprile 2000 a Napoli in 2° brevetto, 2° eccellente; il 16 aprile 2000 a Perugia in 2° brevetto, 1° eccellente; il 14 maggio 2000 a Empoli in 2° brevetto, 1° eccellente.
Un infortunio nell’agosto del 2000, lo ha tenuto fermo per un anno e, in seguito, lo ha costretto a lunghi periodi di riposo.
Conta al suo attivo, una trentina di podi, suddivisi equamente tra agility e jumping.
Fra i campionati ricordiamo anche il 3° posto assoluto individuale nel “Gran Prix Renee Demiller” ad Orleans ad agosto 2002 (leggi l'articolo) ed il titolo di vice-campione italiano (riserva di cac) ottenuto a Perugia nel luglio del 2005, dopo oltre due anni di assenza dai campi di gara (leggi l'articolo).
Ha fatto parte della rappresentativa italiana in Francia per quattro anni consecutivi – 1999, 2000, 2001, 2002 – e della nazionale italiana in Belgio nella prima edizione dei mondiali 2003. La più bella soddisfazione in 3° brevetto arriva in questa che doveva essere la sua ultima gara di agility : “World Championship Belgian Sheperds 2003”, a De Haan in Belgio, classificandosi 6° assoluto individuale cac-caciag e risultando il migliore degli Italiani (leggi l'articolo).

Dopo il ritiro dalle competizioni di agility, Nash, debutta in mondioring 1. All’esordio nel campionato francese di “La Chatre 2003” il 24 agosto, ottiene un 7° posto eccellente.

Nash, per gli amici Dart: un cane estremamente generoso, il suo temperamento gli ha permesso di vivere una brillante carriera sportiva. Per lui qualsiasi lavoro è stato motivo di interesse. Disponibile ma con una punta di diffidenza, propria della razza, di cui, siamo orgogliosi di dire a gran voce: magistralmente rappresenta.

 

Montelupo dicembre 1998
Dart era arrivato a casa il 21 dicembre del 1997, e in neanche 12 mesi ci eravamo talmente impegnati in agility da arrivare pronti alla prima gara ufficiale possibile (il minimo per partecipare allora era 15 mesi). In quel periodo seguivo come istruttore anche la squadra della Sas Firenze e in quella gara erano tutti presenti a fare il tifo! Questa situazione mi fece emozionare un po’ troppo e nel 1° brevetto la mia prestazione non fu all’altezza di quella di Dart ... ma nella Open la mia concentrazione mi permise di non fare errori e ... La prima vittoria!!! Da quella prova il soprannome di Dart, dato dai Ragazzi di Firenze, è stato: “Il Professorino”.

Apri il filmato Il debutto a Montelupo nel 1998

I Campionati francesi

I Campionati in Francia sono un capitolo particolare della Storia sportiva mia e di Dart; una Storia iniziata a luglio del 1999 quando Fabiano Gatto (responsabile della squadra Italiana del Belga) dopo aver visto Dart girare su un percorso di gara a Boario Terme, ci invito ad aggregarci alla squadra per la gara di Orleans del 20 agosto del 1999. La mia felicità era indescrivibile e, ovviamente, accettai subito. Da allora partecipai per 4 anni consecutivi a quella competizione, che potrei definire con un titolo:”La Maledizione del 4° posto” ... si! I primi tre anni ci classificammo 4° nella prima manche, e nella seconda, per un motivo o per un altro, non riuscimmo mai a salire sul podio. Il Gran Prix Renè Demiller era la gara più importante in Francia a cui partecipavano binomi di tutta Europa, e tutti ci tenevano particolarmente. Il primo anno, 1999, da debuttante e avendo pochissime gare sulle spalle, mi trovai, dopo aver affrontato la difficilissima prima manche, quarto assoluto e con un Jumping complicatissimo come seconda prova ... ma i percorsi difficili erano la nostra specialità e i tre arrivati davanti a noi nella prima (lo svolgimento era sulla combinata dei risultati di 1° e 2° manche) avevano sbagliato; partimmo per ultimi (cosa che ho sempre odiato) sapendo che bastava arrivare in fondo per vincere ... e non ressi la tensione ... affrontammo il percorso alla perfezione e man mano che andavamo avanti vedevo la vittoria in pugno, ma a 2 ostacoli dalla fine, 2 stupidissimi ostacoli dritti mi bloccai una frazione di secondo di troppo e mandai Dart su quello sbagliato ... era praticamente fatta ma finì lì il sogno.
Nel 2000 e nel 2001 stessa storia: 4° alla prima manche e una sbavatura nella seconda che ci allontanava dal podio! E per di più nel 2000 a fine gara un infortunio giocando con Corinne tenne lontano per mesi Dart dai campi di gara ... ma arriviamo al 2002! A causa di quell’infortunio avevo deciso di allenare il minimo indispensabile Dart e quindi arrivammo a “La Chatre” (sede di quell’anno) con una preparazione ridotta all’osso ... e di nuovo prima manche: 4° ... non ci credo, di nuovo ... ma quell’anno avevo una determinazione diversa e affrontammo la seconda manche come se fosse la gara della vita e rischiando pochissimo, anche a costo di perdere qualche secondo qua e là. La prestazione fu superlativa e FINALMENTE PODIO ...3° in combinata e trionfo italiano ... infatti 1° arrivò Barbara Brocca con la bravissima Miura. C’è l’avevamo fatta, al quarto tentativo eravamo diventati Grandi anche noi.

Apri il filmato Campionato Francese 2000
Apri il filmatoCampionato Francese 2001
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Articolo sul Campionato in Francia 2002

Il Campionato del mondo 2003 – De Haan

Maggio 2003 – De Haan (Belgio) In quell’anno ero stato nominato responsabile della squadra Italiana di Agility e avevo chiesto a Paolo Esposito di collaborare con me ... avevamo preparato una squadra competitiva che poteva puntare al titolo sia individuale che a squadre di cui ovviamente era un punto fermo anche Dart. Per una serie di stupide ripicche alcune membri si ritirarono e rimanemmo solo in 4 ma decisi a vender cara la pelle. Dopo il podio in Francia avevo deciso di ritirare Dart dalle competizioni (a causa dei postumi dell’infortunio del 2000) ma la voglia di fare un Mondiale con lui era troppa e così preparai un piano di battaglia: pochissimi allenamenti (8 nei quattro mesi precedenti al Mondiale) e tanta laserterapia per farlo arrivare senza problemi alla gara. Il venerdì e il sabato facemmo 4 gare di qualificazione e con l’ultima manche riuscimmo a entrate nei 40 qualificati per la finale ... domenica ritrovo per il Jumping alle ore 6.00 partenza alle 6.30 ... Dart è un Cane tecnicamente fortissimo ma non è tra i più veloci e il Jumping è una gara che ci penalizzava, ma l’importante era arrivare bene in fondo in modo da giocarsi tutto in 3° brevetto. Classifica 19° ... eravamo soddisfatti, sapevamo che il giudice del brevetto disegnava percorsi tecnicamente molto difficili e potevamo dire la nostra! Ore 12, 2° manche e si parte in ordine inverso all’arrivo, quindi i 22° a partire siamo noi ...nel tragitto dal cancelletto di entrata all’ostacolo di partenza (circa 20 metri in cui dovevi avere il Cane sciolto al fianco) mi sono passati tanti di quei pensieri che sembrava ci avessi messo 5 minuti a fare quei 20 metri ... ma quello che avevo in testa era che veramente questa volta era l’ultima gara e dovevamo fare qualcosa di importante. Partiamo e fra la mia determinazione e la bravura del Professorino tiriamo fuori una prestazione strepitosa!! Avevamo recuperato 13 posizioni e ci eravamo classificati 6° assoluti ... mai avrei sperato di arrivare così in alto al Campionato del Mondo ... che gara!!!

Apri il filmato Campionato del Mondo FMBB 2003

Articolo sul Campionato del Mondo 2003

Campionato Francese di Mondioring - 2003

Dopo soli 3 mesi dal Mondiale di Agility decisi di partecipare al Campionato Francese di Mondioring. Dart era un po' carente negli esercizi di obbedienza - il tempo era stato veramente poco per prepararlo - ma eccelleva nella fase degli attacchi. L'unico figurante che aveva conosciuto, oltre me, era stato Stefano Baudizzone allo Stage organizzato presso il nostro campo a gennaio; da allora fino alla gara lo avevamo preparato con Barbara, lei come conduttrice e io come figurante. Come mio solito partii alla ventura e arrivai il venerdì di nuovo a "La Chatre" come l'anno prima; presentandomi al campo chiesi di poterlo far conoscere a Dart. Già i francesi non ci hanno proprio in simpatia, poi si ricordavano di me e del doppio podio italiano nel "loro" Trofeo di Agility l'anno scorso e ... mi negarono la possibilità di provare il campo mentre loro lo facevano tranquillamente. Oltretutto avevano cosparso il campo di pezzi di carne, cosa che per regolamento si fa solo in Mondioring 3 e la mattina della gara, sorteggiato primo, entro e scopro che la carne era ancora lì; ovviamente per un Cane che non lo ha mai fatto è una difficoltà eccessiva ... comunque in un modo o nell'altro riusciamo a fare il minimo dovuto negli esercizi di obbedienza ... è ovvio che i punti fatti fino a quel momento non ci servivano a niente ma confidavamo nella fasi del morso! E Dart superò se stesso totalizzando 128 punti su 130 disponibili e lasciano con un palmo di naso il giudice che era molto scettico dopo l'obbedienza! Risultato finale 7° eccellente con i complimenti di tutti ... e con la mia gioia per aver ottenuto un qualcosa di importante: riuscire a qualificarsi per il Mondioring 2 con una sola gara perdipiù in Francia dopo solo tre mesi dall'incredibile risultato al Mondiale di Agility ... BRAVO DART!!!!!

Apri il filmato Campionato Francese 2003 - Mondioring 1: Esercizi di Difesa

Luglio 2005 – campionato Italiano di Agility

2 settimane prima della gara mi telefonò Daniele per dirmi che avrebbe fatto il Campionato con Corinne e poi la ritirava dalle gare ... basto un secondo e pensai - iscrivo Dart e partecipo all’addio agonistico di Cori! – Ovviamente Dart non si era più allenato dal Mondiale di 2 anni prima, ma l’importante era stare con Daniele e Cori ... e invece ... bellissima gara di entrambi con un risultato finale impronosticabile: Dart 2° classificato – vicecampione italiano e la sua Amica Cori 3° classificata ... niente male per una “vecchietta” soprattutto visto che i binomi in lizza erano 35!

Apri il filmato Dart - Campionato Italiano 2005

Apri il filmato Corinne - Campionato Italiano 2005

Articolo sul Campionato Italiano 2005

Leyla

Leyla, femmina di Pastore Belga Malinois, nata nel 2001. Decisione, esuberanza, sensibilità e dominanza, sono le sue caratteristiche che maggiormente la rappresentano. Ma sopra ogni cosa, e questo a prima vista potrebbe apparire come un controsenso se affiancato alle particolarità sopra elencate, è alla continua ricerca dell’uomo.


Leyla aveva un so che di ‘’magico’’ (o diabolico ;) :D )… era seria ma anche infantile (non mi riferisco solo alle espressione date dall’età) … era sicura, aperta … non chiedeva di essere ‘’adottata’’ ma cercava il contatto. … Paolo non sapeva che ero passata da Flora a vedere la Piccola, … e meno che mai si aspettava che arrivassi al campo con un Cucciolo. … Era un periodo un po’ particolare il nostro, e credevo di fargli una gradita sorpresa. … Quando la misi in macchina, Leyla mostrò tutta la sua saldezza … e quando la mostrai a Paolo, dicendogli che era un mio regalo per lui … … … beh … … … ero felice per Paolo … … … ma già mi mancava tanto quella meravigliosa Giallina <3


Leyla ha debuttato in agility il 23.08.2003 in Francia, al Campionato Francese del Pastore Belga, riportando un 4° posto eccellente in 1° brevetto e un 9° eccellente nella prima manches del Gran Prix Renee Demiller; l’emozione del debutto non le ha permesso di concludere netta anche la seconda manches e sull’ultimo ostacolo riporta una penalità. Queste sue prestazioni ne fanno comunque la migliore fra i dieci cani della rappresentativa italiana.
Il 26 ottobre 2003 si è svolto presso il centro "La Tollara" (Alessandria), il Campionato Italiano CAPB di Agility; la nostra Leyla, alla sua seconda gara, si è nuovamente distinta conquistando il primo posto in combinata 1° grado, ottenendo il titolo di "Speranza 2003" (leggi l'articolo), e il sesto posto nel "Trofeo Challenge CAPB".

in costruzione ...

Apri il filmato Campionato Italiano CAPB 2003

Apri il filmato Campionato Francese CFBB 2003

Apri il filmato Internazionale di Biasca (CH) 2003

La carriera sportiva di Leyla in agility, non è stata lunga - Leyla possedeva una certa ‘’levatura neotenica’’. Mostrava delle particolarità specifiche di altri Soggetti legati più alle Origini che non alla falsificazione della modellazione.
- Il Cane, il nostro lato più vero - <3

Maga Magò

Maga Magò, femmina di American Staffordshire Terrier, nata nel 1999.

Da noi capitò per caso: Andavamo a lavorare la sezione ‘’C’’ dell’Utilità e Difesa, da Mauro Passerelli, figurante ufficiale enci e titolare dell’affisso ‘’haragheis’’. … Una cucciolata di Staffy era nata da due mesi, e Mauro stava consegnando i Piccoli alle nuove Famiglie. … Parlando del più e del meno, Mauro fa vedere una femminuccia a Paolo. … Una piccola Tartaruga Ninja si affaccia dal portone di casa. … Che splendore di fumetto!!!
Mauro chiede a Paolo se è interessato a prenderla per poter diffondere un po’ di cultura sulla razza, sfatando ‘’miti e leggende’’. Paolo acconsente con molto entusiasmo! … Da sempre ci sta a cuore il rispetto delle razze, degli individui e la loro crescita in equilibrio sia con loro stessi che in un contesto sociale (senza per questo denaturalizzare la Creatura)

Maga Magò, era carica di dolcezza, un pasticcino ripieno alla crema

Oltre ad essere una tenerona, la nostra piccola Ninja, è stata una vera fuoriclasse in agility; non era un missile lanciato nello spazio con la furia del tuono, era obbediente, brillante e molto essenziale; a suo sfavore forse aveva un po’ di timidezza, data da una sensibilità che la faceva stare attenta a molte cose (fra le quali quella di avvicinarsi ad una persona disabile con pacatezza).

Mi permetto di riportare tutte le sue gare

23/23.06.2002 Roma, 1° livello, 1° eccellente netto;

06.07.2002 Volterra, 1° livello, 1° eccellente netto; jumping 1° eccellente;

13.072002 Perugia, 1° livello, 1° eccellente; jumping 1° eccellente netto;

08.09.2002 Lucca, 1° livello, 1° eccellente; jumping 1° eccellente netto;

12/13.10.2002 Bastia Umbra, 1° livello, 2° m.b.; jumping 2° eccellente netto;

09.03.2003 Perugia,1° livello,1° eccellente netto; jumping 1° eccellente netto; 1°combinata.

Per chi volesse accompagnarsi ad un amico della sua razza, mi sento di ricordare che è comunque, un cane con un certa determinazione e quindi, necessita di un compagno umano che sappia dargli un indirizzo sicuro. Se riuscirete ad instaurare con uno Staffy, il giusto rapporto, non potrete non innamorarvene.

ATTENZIONE – RISPETTATE LA RAZZA SENZA FARNE UN PELUCHE, PERCHE’ NON LO E’!

 

Althea di Oroval - Mulan

Althea di Oroval, femmina di Pastore Tedesco grigio, nata nel 1999, nipotina di Arek. Da tutti è conosciuta con il nome di Mulan. Ugualmente all’eroina disneyana, la nostra Mulan è piccola e coraggiosa. Con il suo fare risoluto e temerario (anche troppo), mostra audacia in tutto quel che le si pone dinnanzi.

La sua curiosità spesso la porta a ficcare il naso dove non dovrebbe, e la sua forza caratteriale la spinge oltre le sue possibilità fisiche.

Nonostante la sua vena di follia, riesce a mantenere la concentrazione nel campo di agility per i due minuti necessari, ;)

Vedendo molto di me in lei, senza cadere nel tranello della trasposizione del proprio essere in un altro e di conseguenza addossar lui/lei ‘’effigi’’ che non si è riusciti a conquistare, iniziai un ‘’colloquio ludico’’. Si può dire che passammo la nostra vita giocando. … il Gioco è una forma di educazione sociale che ben si addice a soggetti altamente infantili e altamente attivi. Si crea (attraverso il gioco) fra gli Individui che partecipano, un legame quasi dipendente che agevola la formazione del rispetto reciproco e consolida la loro unione.
L’educazione è un tentativo cosciente di promuovere l’apprendimento. Attraverso il gioco, le Mamme e gli insegnanti per i fanciulli umani, le Mamme e le Balie per i piccoli di Lupo e di Cane, stimolano un arricchimento esperienziale che renderà non traumatico l’inserimento nella vita extra familiare – socializzazione con il mondo e le faccende annesse –
Il passaggio da un processo iniziale (scuola esperienziale) ad un processo pratico (condizionamento volontario) ad un processo cognitivo (concetti progettati), si ha quando l’atto risolutorio non è più istantaneo ed istintivo, ma prevede una scansione dati derivante da associazioni mentali basate su operazioni volontarie per terminare con un processo conclusivo analitico. …’’

Debutta in agility nel giugno del 2002 in 1° brevetto , 5° eccellente;

la seconda gara a settembre in 1° brevetto, ancora eccellente;

la terza gara il 25.04.2003 a Napoli in 1° brevetto, 6° eccellente netto. - E in questa data termina la sua carriera sportiva.

Apri il filmato La nostra Mulan

Apri il filmato Mulan in agility

Le Veline

Ciò che rende la famiglia del Lupo, superiore, sta nella personale individualità che muove ogni sua azione, limitata nel progresso delle emozioni, equilibrata nella spontaneità di espressione, volta al solo benessere collettivo. Ogni singolo comportamento è dettato dalla semplicità del bisogno: il bisogno di unire le proprie forze per sopravvivere in un ambiente ostile, il bisogno di procreare per salvaguardare il proprio stato, il bisogno di assistersi e completarsi per mantenere l’equilibrio. Ogni singolo componente del Branco è votato al compimento della sua mansione.

Io sono Uno, ma in realtà non sono che una parte di 1

Come la Natura vuole, Scrooge e Timon, uniti per loro scelta, hanno dato vita ad una Famiglia.
Da loro sono nate delle Creature che fin dal primo istante hanno parlato della realtà che ci circonda e si fortifica nell’intimità di atti molto particolari. Il bisogno delle premure di una Mamma, l’importanza di crescere nella tranquillità della Tana, la fondamentale interazione fra Fratelli e Sorelle. L’individualità viene fuori e con lei le forme di socialità in equilibrio costante.

Lo Sport, come sempre, ci ha mostrato i meandri delle loro particolarità.
Han e Kiara - Utilità e Difesa con l’aggiunta del Mondioring;
Odette e Cree-Kee - Heel-work to music;
Esmeralda e Melody - Agility

Campionato Italiano di Agility del Pastore Tedesco 2006 - ... Dalla prima gara ad Ancona nel 1993 con Alfa all’esordio… da quel primo mondiale a Cophenagen nel 1997 con Thika… aspetto il campionato di razza di Agilty… e oggi 1° ottobre 2006, il mio sogno si è avverato… sono qui a Reggio Emilia al primo Campionato Italiano S.A.S. di Agilty con le nipotine di Alfa e Thika, Esmeralda e Melody. Mentre passeggio, non posso non pensare alle mie due nere e a tutte le cose belle che mi hanno dato, e al mio desiderio di poter partecipare ad evento così importante con loro… Sarà stata l’atmosfera di un campionato, saranno state le persone che mi erano accanto, saranno state le mie pastorine che hanno difeso a testa alta la loro classe, sarà stato un sogno che finalmente si è realizzato, sarà stata la vittoria… ma mai dimenticherò la magia di questa giornata. leggi tutto l'articolo

Campionato Italiano di Agility del Pastore Tedesco 2007 - ... Sono le h 4 del mattino, Esmeralda e Melody hanno fiutato la singolarità della giornata… mentre io sto cercando di lavar via il sonno che mi dà un quoziente intellettivo pari a -10… loro sono in giardino, ma invece di impegnarsi a soddisfare le esigenze fisiologiche, stanno saltellando davanti al cancellino di legno della veranda, impazienti di vedermi uscire per infilarsi in macchina e buttarsi a capofitto in una ventiquattrore tutta per loro due ... Esmeralda e Melody, come è accaduto per il Campionato precedente, si sono fatte onore, riportando a casa i loro meritati podi in categoria 1 e il Trofeo S.A.S. 2007. leggi tutto l'articolo

 

 

Apri il filmato Han e Kiara - Obbedienze e attacchi in coppia

Apri il filmato Kiara - Un allenamento di Obedience

Campionato Italiano S.A.S. - Trofeo 2007 - Esmeralda

Campionato Italiano S.A.S. - Trofeo 2006 - Melody

Odette e Creekee in "Lambada"aprile 2010

Odette in "Barbiegirl" aprile 2010

Buon compleanno Veline: 10 anni!

Thika-Tehila di Oroval in arte Tortuga

Una Pastorella beige con la mascherina scura, un triangolino grigio scuro sulla prima parte della coda, due orecchie attente, gli occhi grandi e dolci come un Grauen Stern e spiritati come un Oroval … Tortuga si affacciava dal trasportino in attesa … ''mamma mia quant’era bella!!!''...

Con Lei sono arrivate le emozioni forti! ... e non solo perchè ogni volta che una nuova Creatura si unisce alla Famiglia la commozione è immensa, in Lei c'era quel che Lei rappresentava: le tante cose del nostro passato. ... E così fu!
Anche se ognuno dei nostri Cani è importante, ce n’è sempre qualcuno che scatena un qualcosa di particolare, e Tortuga aveva una valanga di ricordi nel suo bagaglio personale. E'stato bello per Paolo e per me, ricordarli insieme a lei.
Il suo colore era uguale a quello di Zio Arek, nella sua vitalità riconoscevamo la pro-Zia Thika, mentre la saldezza di nervi era tutta di Zia Alfa.

Tortuga è davvero tanto speciale! E' completa ed equilibrata, e talmente disponibile che non coinvolgerla in tutte ''le faccende'' sarebbe una castrazione.
CHI E' TORTUGA?
Il Cane da Pastore Tedesco nasce per scopi ben precisi, ma è talmente versatile che le sue capacità sorprendono ogni volta. ... Seppur la selezione non ha sempre guardato al benessere psicologico della razza, in lui le caratterisistiche sono talmente permeate che è difficile possa non rispecchiarle. --- La piccola grande Tortuga, proviene, perdipiù, da un Allevamento con una importante storia alle spalle, ed è quindi normale che qualunque cosa le si proponga, Lei risponda in maniera adeguata. .. Si, certo, però ... il suo rispondere parla di cose antiche, di estrema disponibilità, di equilibrio e saldezza di nervi, di azione e sicurezza, di serietà e fanciullezza. ... E' un Soldato ma sa essere una Amica. E' un Guardiano ma sa accogliere con serenità un ospite. E' curiosa e attenta ma sa dormire anche se attorno a lei c'è confusione ...''

Tutto questo ci parla di un Cane che ha alle spalle un patrimonio a cui le persone dovrebbero attingere per crescere loro stesse e imparare comportamenti sociali di grande importanza!

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Olim Palus Louis Vitton in arte Edward Teach.

Un Fanciullo e un Guerriero!

Quando iniziai la trasformazione da appassionata spettatrice ad appassionata attrice (parola grossa ma, non me ne viene un’altra in mente), nel settore cinofilo ‘’scuola’’, le basi si facevano attraverso la gavetta; e oltre a dover assolutamente lavorare (con estremo piacere, non dico di no) nell’ambito pensione e pascolo (odierno ‘’asilo’’), nostro indispensabile collaboratore era un Cane ‘’particolare’’, per poter accedere al mondo dello Sport.
Avevamo anche i Trovatelli che amavamo tanto quanto gli altri, ma per capire cosa veramente c’era dentro un Cane, le razze ne mettevano in luce i tanti aspetti.
Lo Sport ‘’Utilità e Difesa’’ ci dava la possibilità di approfondire molto più degli altri.
Ricordo che esistevano due tipologie di gare: brevetti e IPO.
Nei brevetti si poneva più attenzione all’espressione caratteriale del Cane, nelle competizioni IPO, molto significava l’addestramento.
Cosa vuol dire?
Che se in un brevetto il Cane non era strapreciso ma dimostrava carattere, (per fare un esempio: in una condotta al piede si soprassedeva al ‘’collo da cigno’’), si teneva conto di come la condotta veniva effettuata, quale era l’espressione del Cane. Era richiesta rapidità e precisione ma non quell’esagerazione che vediamo, oggi, nel moderno.

Quando ho cominciato a conoscere il Cane Lupo Cecoslovacco, mi è sembrato di rivivere quegli anni.
Non sto dicendo che sono vecchi Pastori Tedeschi perché sarebbe un’eresia, ma ‘’il non giocare’’ e ‘’il non ripetere a memoria’’, fa di loro ‘’Cani dell’altro secolo’’!
Fantastica è la diversità comportamentale fra zona conosciuta e zona estranea; fra attività ludica e lavoro (per non precisare sempre ‘’fra Individuo e Individuo’’).
Esempio: se Teach ed io volteggiamo a casa, lui è un infante, è un giullare; in campo esterno è un soldato, un compare che dà il suo contributo alla missione. La sua particolare diffidenza lo porta ad essere serio e a stare attento a tutto senza perdere il contatto con me. …
Questa emozione la provai con Arek tanti tanti anni fa. Lui non era guardingo, non era diffidente, ma mi stava vicino perché ero importante (e lavorava in quel modo solo con me).

Ricordo di un Giudice che disse ad un concorrente: il suo Cane è bellissimo da vedere e avete una bella sintonia, ma, il suo Cane gioca, non sta lavorando.
Eravamo ad un Campionato, all’epoca i Campionati per il Pastore Tedesco erano sul 3° brevetto, per cui premiò la fase addestrativa, ma non esaltò, il suo fare poco serio per la situazione.

Mi chiedo come giudicherebbe oggi, quel Giudice, un Cecoslovacco …

Lavorare con Teach, vivere con Lui, cercare di capire le sue domande e il suo comunicare evoluto rispetto ad un Cane da Pastore Tedesco (di linee di sangue di un certo tipo), ha permesso una conoscenza che ha portato ancor più avanti il discorso ...e non solo per quel che riguarda il Cane ''normale'', ma anche per quello che riguarda il Saarloos, perchè è stato l'anello mancante fra ''il Domestico e l'Ibrido'' ... discorso che si è concluso poi con Stella e G'rey.

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I nostri Saarloos

Il Cane Lupo di Saarloos, non è stato selezionato per il ''LAVORO'' ma forse più delle altre razze è idoneo per farlo.
Essendo il più evoluto fra tutti i Fratelli Cani, capire per quale tipo di lavoro sia portato è, da un lato più difficile (rispetto agli altri) e da un altro più facile.
Lui è praticamente completo nella parte del Cane e più selettivo, rispetto a quest'ultimo, per via la forte influenza del Lupo.

In Lui è ben radicato il senso del Branco, il che vuol dire che in Lui esiste la completezza del Branco (senso sociale, valori ed equilibri).

Avere il senso del Branco vuol dire dipendere da esso e sentirsi nullo senza.
Quindi: se nel Branco, oltre a stare insieme nella condivisione della tana e del giardino, esistre la ''passeggiata fuori casa'', deve necessariamente esserci anche la spartizione delle ''faccende sociali''.
In queste possiamo riconoscere le tante ''attività sportive'' che racchiudiamo nella parola ''lavoro''.

... il problema sorge nel fraintendimento delle attività, e cioè, un Selvatico, sia pure il Saarloos selvatico per metà, predilige avere alcuni compiti che lo impegnino nello sfruttare le proprie qualità e i propri istinti, compiti che non possono avere una realizzazione nell'assumere sciocche posture inventate e altrettanto inventati sciocchi compitini basati sul condizionamento del Cane invece che sulla sua capacità espressiva.

Dopo molti anni che vivo con loro, mi sento di esprimere un giudizio tecnico sulla capacità lavorativa del Cane Lupo di Saarloos, riconoscendola in: attitudine alla ricerca; nell'attitudine all’esecuzione di esercizi qualificati di obbedienza che per lui non è assolutamente il caso di chiamarli così visto che tutto il suo mondo espressivo trova ragione unicamente nella docilità nell’ambito del Branco e nella duttilità se motivazione e stimolo sono ritenute valide – per valide intendo ‘’vere’’ – perché caratteristica del Saarloos è quella di non credere alla finzione dei fatti; nell'attitudine ad affrontare ostacoli se il suo Compagno umano li affronta con Lui; nel difendere la proprietà soprattutto in difesa collaborativa con il Compagno umano. ... Difficilmente affronta quest'ultima fase se gli viene proposta fuori dal suo ambiente ...e la spiegazione è più che logica ... è il Lupo che ha dentro a dirgli ''nel territorio che non ti appartiene tu non hai diritti, passa silenzioso e veloce; discuti con il nemico solo se è proprio necessario altrimenti cedi il passo o chiarisci figurativamente''

Il Branco è composto da tutti Elementi diversi come impone la serietà di Madre Natura nell'indirizzare i suoi Figli verso l'equilibrio, perciò, per quel che riguarda il Saarloos, è possibile trovare nei singoli soggetti, Uno di Uno così come vuole la Teoria del Branco, ed è quindi possibile trovare in Lui tutte le tipologie di Cani da Lavoro.

 

Apri il filmato Cane Lupo di Saarloos - Cuore della Natura

Apri il filmato Saarloos al lavoro

Apri il filmato A scuola con i Cani Lupo di Saarloos

Apri il filmato Sunny Ekra - prime prove in pista

Apri il filmato Real Lupo -prime prove di ricerca in pista

Apri il filmato Ekra in Music Harmony & Rhythm

Cappuccetto Rosso e ... Grauen Stern & G'Rey - Stella e Rey

I grandi insegnamenti di queste magiche "Piccole"

Il morso, la positività del morso non è altro che il piacere nato nell’Infante/Cucciolo nel primo periodo dell’attaccamento; usando la bocca, il Piccolo ha gustato un ‘’nettare’’ che non solo ha gradito come gusto, altresì ha appagato un suo bisogno fisiologico; giorno dopo giorno, crescendo, il Piccolo ha modificato il suo fisico, e per far sì che ciò potesse accadere (crescere), dobbiamo cercare ‘’la casuale’’ nel mangiare; logico è che anche nella sua bocca ci sono stati dei cambiamenti perché, crescendo, il solo latte non sarebbe più bastato! … ed ecco che spuntano i denti! … la suzione non è più delicata e la masticazione ne prende il posto. Il cibo cambia ma il piacere rimane! …

Il linguaggio della bocca è: una dimostranza di emozioni che sviluppano intensità ed energia; sono ricche di significati, fra i quali anche quelli ‘’affettivi’’. Leggi l'articolo Ti mangerei di baci

Dal sito http://www.ilcane.eu/cane_lupo_cecoslovacco/index.htm
Nell’importanza della specifica di un componente della Coppia e del suo ruolo che una volta dirige e una volta viene diretto, vedo una forma di saggezza sociale che porta all’equilibrio della Vita.
Ogni Individuo la sua particolarità.
Questo corto ci conduce nella parte più intima e più vera del Mondo Cane.
Attraverso i piccoli frammenti possiamo scoprire e assaporare la molteplicità delle caratteristiche che distinguono i nostri Amici più cari.
In loro una piccola parte dei Padri che li hanno concepiti.
Nel Cane Lupo Cecoslovacco, possiamo vedere tante particolarità di razze che rimangono ancorate nei vari stadi di crescita, dandoci la possibilità di assaporare le diversità dei singoli Individui indispensabili per la completezza del Branco.

Apri il filmato La nostra storia - parte 1 - Apri il filmato La nostra storia - parte 2

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